NATALINO BENACCI
Cronaca

La casa in affitto? Un miraggio. Troppi immobili riservati ai turisti

Lunigiana, grandi difficoltà a trovare un alloggio “sostenibile” anche per chi decide di venire a lavorare in smart working. Non è facile neppure trovare appartamenti ristrutturati con impianti a norma e canoni adeguati

Smart working

Smart working

Pontremoli, 1 giugno 2024 – Una lotta impari quella contro lo spopolamento nei paesi della Lunigiana. Si moltiplicano le iniziative per incrementare il turismo ma vivere sul territorio per chi decide di sceglierlo come residenza continua ad essere difficile. Anche, e forse soprattutto, per gli “smart worker” che rappresentano un significativo potenziale di nuovi abitanti giovani e non solo. E’ difficile trovare case in affitto a prezzi adeguati, ma è difficile anche trovare abitazioni adeguate per viverci, senza contare i servizi difficoltosi, dalla mobilità alla rete mobile e internet ormai essenziali.

Cambiamenti di natura demografica e socio-economica condizionano da sempre l’andamento della domanda e dell’offerta abitativa. La ricerca di un equilibrio è fondamentale e ragguardevole è il ruolo del mercato immobiliare per la risoluzione dei problemi abitativi sempre più individualizzati. Se n’è parlato alla tavola rotonda sul tema “Per migliorare la residenzialità a Pontremoli e dintorni: problematiche legate l’acquisto e l’affitto di una nuova casa” al Stanze del teatro della Rosa. Un moment di confronto organizzato dall’amministrazione comunale e sollecitata dall’associazione “Start Working” che promuove l’accoglienza di chi arriva a Pontremoli per lavorare in smartworking lavoro flessibile e felice, che ha portato molti nomadi digitali a Pontremoli.

Ma ora è nato un intoppo, chi arriva sedotto dalle informazioni sulla buona fama di Pontremoli e della Lunigiana, buen retiro dove la produttività si coniuga col benessere, fatica a trovare abitazioni con contratti annuali o anche più lunghi. L’offerta è maggiormente riservata al turistico e quindi ridotta nel tempo per motivi diversi e complessi. Le finalità del Comune pontremolese puntavano a comprendere meglio le istanze di chi vorrebbe acquistare o affittare casa a Pontremoli e dintorni, dare ulteriore pubblicità al bando comunale che incentiva la residenzialità prossimo alla scadenza, promuovere la locazione di case a canone concordato che prevede sgravi fiscali per i locatari.

Diversi soci del sodalizio Start Working hanno sottolineato la vocazione turistica e il potere attrattivo della città nei confronti di chi vorrebbe venire a lavorare da remoto. Purtroppo ci sono grosse difficoltà a trovare case in affitto, soprattutto per periodi brevi, della durata di pochi mesi e a prezzi accessibili. Un’agente immobiliare ha illustrato la difficoltà di reperire case ristrutturate con impianti a norma e con un canone che rientri nel costo della media nazionale. Nel corso degli interventi c’è chi ha proposto di aumentare i controlli su chi affitta in maniera irregolare ai turisti e di aumentare, se possibile, la tassa di soggiorno agli affittacamere non professionali.

Fra le proposte avanzate anche la creazione di un fondo di garanzia che tuteli i locatari da eventuali morosità e di aumentare la tassazione di seconde case sfitte. Sono state raccontate anche esperienze di chi è venuto a lavorare da remoto a Pontremoli da cui si evidenza la necessità di affittare una casa anche per un breve periodo per valutare una possibile residenza in pianta stabile. E’ stata raccontata anche l’esperienza di una cooperativa di comunità della frazione di Torrano che non ha potuto aderire ad un progetto regionale per la difficoltà nel reperire case affittabili ristrutturate a norma e a causa della lentezza o l’assenza della linea internet.

Natalino Benacci