
La stoccata del sindaco Persiani: "Voi non volete bene a Massa". In consiglio comunale anche la variante al bilancio di previsione:. Polemica su nuovi fondi per Asmiu. Ricci: "Altri soldi, ma i risultati?". .
La mozione per la candidatura a Massa capitale della Cultura passa con 23 voti favorevoli e cinque contrati, quelli dell’opposizione, che non entra nel merito della mozione, ma lamenta una mancanza di coinvolgimento. Una questione squisitamente politica insomma. Il sindaco Francesco Persiani, nell’entrare nello specifico dell’argomento, durante il consiglio comunale dell’altra sera, ha sostenuto come questa candidatura abbracci tutto il territorio apuolunigianese.
Ma il nodo che ha visto sulle barricate l’opposizione è il metodo: "Si tratta di temi importanti per la nostra città – dicono i consiglieri di Pd e Massa è un’altra cosa –. Tuttavia, riteniamo che una scelta come quella della candidatura a capitale della Cultura, proprio perché riguarda l’intera comunità cittadina, avrebbe richiesto un percorso realmente condiviso. Sarebbe stato fondamentale discutere i contenuti del dossier di presentazione e costruire una proposta collettiva, coinvolgendo le forze politiche, culturali e sociali del territorio. L’assise comunale avrebbe dovuto essere il luogo naturale in cui avviare questo cammino, garantendo trasparenza, confronto e partecipazione. Il tentativo, maldestro e tardivo, di rimediare in extremis al mancato coinvolgimento sottende semmai una necessità formale, non una reale volontà politica di confronto. Di fronte a questo approccio, non possiamo che esprimere la nostra contrarietà, pur ribadendo la disponibilità a contribuire, in modo serio, in ogni sede istituzionale".
La replica del sindaco non si è fatta attendere: "Il dossier è in costruzione. Sindaci di ogni colore politico sono venuti a dialogare superando ogni barriera politica. Volete perdere un appuntamento con la storia di questa città?".
Durante la riunione è passato anche l’assestamento di bilancio di 4 milioni di euro, che ha visto l’assessore Mercanti snocciolare i dati dei cambi di investimento. Tra i tanti interventi, 428 mila euro per spese correnti, 130mila euro per la stagione teatrale autunnale, fondi per il progetto ludico motorio nelle scuole, altri 150mila euro per il Sociale, suddivisi in 45mila euro per disabilità, 40mila per le donne vittime di violenza, 40mila per l’emergenza abitativa e il restante per i reinserimenti. Anche in verde riceverà 115mila euro: sfalcio dell’erba e la pulizia delle panchine. Altri 275 mila euro per il patrimonio pubblico come le scuole e il decoro urbano, 890mila euro per utenze. Ambiente: 467mila euro per il canile di Massa, eliminare i rifiuti nel territorio comunale con particolare attenzione alle discariche abusive e pulizia del litorale. La sostituzione dei cestini nel territorio comunale. Anche la manutenzione straordinaria per i cimiteri. C’è poi l’acquisto e la valutazione di un’area per 400mila euro, due milioni di euro per Pnrr, che andranno a interessare la Casa delle arte, il centro di aggregazione giovanile Ugo Pisa, i palazzi Colombini e Bourdillon, e per l’acquisto degli arredi.
Anche in questo caso l’opposizione ha fatto muro, con Ricci che va all’attacco: "Possibile che si investe sull’ambiente, spendiamo centinaia di miliaia di euro e la risposta effettiva non c’è? Su Asmiu ci sono problematiche: segnale che c’è qualcosa che non funziona". "Anche sull’assestamento di bilancio – proseguono Pd e Massa è un’altra cosa – non ci sono le condizioni per un voto favorevole. Ancora una volta, non abbiamo ricevuto informazioni chiare e dettagliate sulla destinazione delle risorse, il che rende impossibile proporre un contributo concreto. La nostra idea di città è diversa: avremmo indirizzato maggiori risorse alla pulizia, alla manutenzione e alla cura dello spazio pubblico, soprattutto in una fase in cui il degrado è sempre più evidente. Invece, si continuano a finanziare spese eccessive – come quelle per i fuochi d’artificio – che non rispondono ai bisogni reali della città. Serve più trasparenza, più ascolto e un metodo diverso: costruito sulla partecipazione, non sulle forzature".