CRISTINA LORENZI
Cronaca

Campo rom del Lavello. Minacciato Barabotti: "Veniamo a casa tua"

L’onorevole della Lega apostrofato durante un sopralluogo . La solidarietà dei vertici del Carroccio: "Non ci faremo intimidire".

L’onorevole della Lega apostrofato durante un sopralluogo . La solidarietà dei vertici del Carroccio: "Non ci faremo intimidire".

L’onorevole della Lega apostrofato durante un sopralluogo . La solidarietà dei vertici del Carroccio: "Non ci faremo intimidire".

Era andato per un sopralluogo per verificare di persona i danni dell’incendio scoppiato per una lite al campo nomadi, ma è stato minacciato. L’onorevole della Lega Andrea Barabotti è stato apostrofato con toni minacciosi da alcun individui. "Domani sera ti veniamo a trovare a casa così ti facciamo vedere": questa una delle frasi rivolte al parlamentare. Immediata la denuncia dell’onorevole che dal Lavello è andato dritto in questura chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.

"Un fatto gravissimo e inaccettabile – scrive Luca Baroncini, segretario regionale della Lega –, che conferma il clima di degrado e insicurezza che da troppo tempo caratterizza quell’area della città. La Lega Toscana esprime piena solidarietà al deputato e ribadisce il proprio impegno a difesa della legalità e della sicurezza, senza lasciarsi intimidire da nessuno. È nostro dovere denunciare ogni situazione di criticità e pretendere il rispetto delle regole, per garantire tranquillità e dignità a tutti i cittadini. Il Comune di Carrara non può più restare a guardare: proceda immediatamente allo sgombero del campo rom e al ripristino della vivibilità per i residenti del quartiere".

Stessi toni di solidarietà e appello all’amministrazione da parte del segretario provinciale del Carroccio e capogruppo consiliare Andrea Tosi: "Nessuna minaccia ci farà arretrare. La Lega non si ferma. Voglio esprimere, a nome mio personale e di tutto il partito a livello provinciale, piena solidarietà all’onorevole Andrea Barabotti. Chi pensa di zittirci con l’arroganza e la paura sbaglia bersaglio. Continueremo a chiedere con forza che venga fatta rispettare l’ordinanza di demolizione, fortemente voluta e sostenuta dalla Lega. È ora che l’amministrazione Arrighi faccia la sua parte. Non si può più perdere altro tempo. Quel campo va chiuso. Non possiamo accettare zone franche dove non valgono le regole. Chi ci vive, se è cittadino di Carrara, deve adeguarsi alle stesse leggi, agli stessi doveri e agli stessi diritti di tutti gli altri. Chi rappresenta le istituzioni deve poter operare liberamente e in sicurezza, senza dover subire minacce alla propria persona o alla propria famiglia".

Intanto da palazzo civico l’assessore all’Urbanistica Moreno Lorenzini assicura che le manovre di demolizione dei 14 manufatti abusivi a carico dei residenti sono cominciate. "Hanno 90 giorni di tempo per ottemperare all’ordinanza di demolizione – ha spiegato l’assessore –. Non è tanto un tema urbanistico quanto sociale. Abbiamo fatto un incontro con le famiglie in Comune e sembrano disponibili al dialogo e alla collaborazione. Sono venute con i loro legali e il Comune darà tutte le indicazioni per procedere nella legalità. Il nostro intento, visto che è quasi completata la pulizia delle aree adiacenti, sarà quello, una volta liberata l’area, di separare le due entrate: da una parte l’accesso a Gaia e dall’altra quello al campo rom". L’assessore ai Servizi sociali Roberta Crudeli ricorda che le persone che abitano al campo nomadi sono 42 e 21 i minori per lo più ultra adolescenti.