ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Biblioteche cittadine e polemiche: "I servizi invece che potenziati sono esternalizzati dal Comune"

L’affondo della consigliera di opposizione Mattei: "La sindaca proprio non ne vuole sapere". L’incarico di gestione per la struttura di Avenza affidato alla Artemisia al costo di 63mila 500 euro.

L’affondo della consigliera di opposizione Mattei: "La sindaca proprio non ne vuole sapere". L’incarico di gestione per la struttura di Avenza affidato alla Artemisia al costo di 63mila 500 euro.

L’affondo della consigliera di opposizione Mattei: "La sindaca proprio non ne vuole sapere". L’incarico di gestione per la struttura di Avenza affidato alla Artemisia al costo di 63mila 500 euro.

"Quando si tratta di potenziare le biblioteche di Carrara, Avenza e Marina l’amministrazione Arrighi proprio non ci sente". A scriverlo è la consigliera comunale di opposizione ed ex presidentessa della commissione cultura, a seguito dell’esternalizzazione del servizio di prestito e attività della biblioteca civica di via Marina ad Avenza. Con la determina numero 4265 dell’8 agosto del settore Affari e servizi generali, l’incarico di gestire questi servizi è stato affidato alla ‘Artemisia servizi culturali’ di Spezia, che si è aggiudicata il bando di gara con un’offerta da 63mila e 500 euro per gestire il servizio fino al 31 luglio del prossimo anno.

"L’amministrazione Arrighi continua imperterrita a realizzare il modello della esternalizzazione di un servizio, che come presidio culturale e sociale fondamentale per la città, dovrebbe restare pubblico - prosegue Mattei -. Nonostante Cisl e Cgil si siano espressi chiaramente in tal senso, ecco che l’amministrazione aspetta le ferie agostane per esternalizzare anche Avenza. Siamo di fronte a quello che in termini fumosi viene definito un ‘riordino’, e cioè il trasferimento di funzioni al privato, con la promessa di maggiore efficienza e risparmio. Credo invece che non si avranno né efficienza, né risparmio - va avanti Mattei -, e che tutta l’operazione risponda ad una mancanza di visione d’insieme del sistema bibliotecario e alla incapacità dell’amministrazione di elaborare politiche culturali adeguate a quello che fu il fiore all’occhiello di Carrara".

"Si tratta di un’operazione che porterà al depotenziamento della rete bibliotecaria nel suo complesso - aggiunge la consigliera comunale -. Piazza d’ Armi già svolge alcuni importanti servizi solo su appuntamento e dovrà affrontare problemi di personale, mentre per Avenza e Marina può palesarsi il rischio di una trasformazione in semplici sale lettura. Oggi ci ritroviamo con la biblioteca di Marina, che dopo l’esternalizzazione, avrebbe dovuto offrire maggiore efficienza e invece limita il servizio. Alcuni utenti mi hanno segnalato che questa sede è in grado di offrire il solo prestito dei libri conservati nelle proprie sale, e se un lettore ha bisogno di prestito interbibliotecario provinciale, regionale ed extra regionale, o di counseling o ricerca, deve rivolgersi altrove".

"La biblioteca di Avenza sita in un luogo ormai deprivato di strutture, con il Centro Amendola che versa in condizioni vergognose, - conclude Mattei -, avrebbe bisogno di attenzioni e di un approccio diverso, a partire dal personale. Mentre a Carrara l’amministrazione si preoccupa del minimo sindacale e cioè a tenere aperte le sale, invece, le biblioteche di altre città diventano soggetti formidabili di rigenerazione urbana. Le biblioteche di Avenza, Marina e Carrara proprio perché al centro di una serie di problemi sociali dovrebbero essere non solo luoghi di accesso alla conoscenza, ma delle vere e proprie infrastrutture capaci di generare benessere e salute urbana. L’obiettivo minimo dell’apertura al lettore ormai non basta più ed è un grande peccato assistere ad un depauperamento progressivo di una rete bibliotecaria alla quale l’amministrazione evidentemente non crede".