EMMA TRAVERSI
Cronaca

Banchina Taliercio, molte ombre: "Restano i dubbi sulle integrazioni"

I Paladini: "Sono state pubblicate ma il procedimento è ancora in corso. Confermato l’inquinamento"

Il prolungamento. della banchina Taliercio al porto di Marina di Carrara progettato dall’Autorità portuale e, in alto,. la presidente dell’associazione Paladini Apuoversiliesi Orietta Colacicco

Il prolungamento. della banchina Taliercio al porto di Marina di Carrara progettato dall’Autorità portuale e, in alto,. la presidente dell’associazione Paladini Apuoversiliesi Orietta Colacicco

Sono state pubblicate le integrazioni dell’Autorità portuale in risposta a quanto richiesto dal Ministero dell’Ambiente, sezione di assoggettabilità a Via (Valutazione di impatto ambientale) relativamente al prolungamento della banchina Taliercio. Ora deciderà la commissione del Mase, esaminando i documenti, se il progetto può essere realizzato così com’è o se bisognerà passare a Via. "Innanzitutto – è il giudizio dei Paladini Apuoversliesi – non si sa ancoras e sono tutte. Tuttora è scritto... in attesa di integrazione atti. Molto articolata era stata la relazione dell’avvocato Brambilla, che è il coordinatore della sotto commissione Via, e leggendo i numerosi documenti pubblicati non sembra che siano così esaustivi. Infatti molti sono gli stessi documenti precedentemente pubblicati, e ritenuti carenti, dove in rosso sono state inseriti alcuni pochi elementi di specifica. Poi i ci sono dei documenti nuovi, elaborati per la richiesta esplicita della sotto commissione, come quelli su popolazione e salute umana, sul rapporto ambientale, in risposta alle richieste dell’Arpa e della Regione, con focus sul tipo di materiale usato, la cantierizzazione, le discariche, l’inquinamento acustico, atmosferico, delle acque".

E queste integrazioni come si possono giudicare: tutto bene? "No – risponde la presidente dei Paladini, Orietta Colacicco – si conferma che ci sarà inquinamento, limitato, ma ci sarà. Poi c’è il tema del traffico: sono previsti 2 camion all’ora con limitata emissione di Pm10 sia all’esterno del cantiere, sia all’interno. E stiamo parlando di un piccolo cantiere, figuriamoci che cosa succederebbe per la realizzazione, per noi infausta, dell’ampliamento del porto di 140mila metri quadrati. Il faro da 25 metri, secondo l’Autorità portuale non creerà problemi perché si è lontani dalla terraferma e comunque verrà acceso solo all’occorrenza. Ma c’è un mistero: i tempi di risposta per l’Autorità portuale erano solo di 20 giorni. Certo, il Ministero ha preso i suoi tempi, ma i documenti sono stati inviati il 1 aprile e pubblicati il 24 aprile. Probabilmente è stata accordata una proroga che non conosciamo, così come i termini entro i quali dovranno eventualmente consegnare altri elaborati".

"Sostanzialmente l’Autorità portuale ha inviato ed è pubblicato il famoso parere ’Affare 115 2021’ del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, a cui si rifarebbe tutto il progetto per dire appunto che era tutto positivo. Peccato che sia lo stesso parere, che i Paladini avevano già richiesto al Consiglio con accesso civico generalizzato. Un parere che non è approvazione, perché pone condizioni, la più importante delle quali è il passaggio sulla manovra e sulla lunghezza delle navi che potranno entrare nel porto di Carrara, non superiori per le navi d crociera a 285 metri. E c’è un’altra incongruenza più volte richiamata che ci dovrebbero spiegare. Non si capisce perché ancora insistono nel dire che il progetto non ha lo scopo di aumentare il traffico delle navi, quando l’obiettivo è quello di far entrare una nave da crociera da 285 metri, mentre alla Taliercio è già in ormeggio una nave da 320 metri. Per fortuna il parere dice che questo non è possibile e riduce la lunghezza a 285 mettri anche per la nave in ormeggio".

"Comunque è evidente – concludono i Paladini – che durante i 10 mesi della realizzazione ci saranno disagi a non finire per i residenti di Marina di Carrara e non solo, com’è chiaro e ammesso che un inquinamento ci sarà, acustico, atmosferico e dell’acqua di mare. Poi ci sono i tempi di realizzazione. La commissione aveva chiesto di identificare i progetti previsti in porto per verificare le interferenze con questo cantiere. Il prolungamento della Taliercio dovrebbe partire ad aprile 2026. E’ chiaro, ma non è evidenziato, che con tutte le mitigazioni indicate ci sarà un aumento dei costi rispetto ai 9 milioni previsti. I Paladini intanto sono vigili e aspettano il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici sul progetto di ampliamento del porto".