SILVIA DONNINI
Cronaca

Arte Omaggio a Gigi Guadagnucci ’Germoglio’ al Cubo di Unipol Tower

L’opera ‘Germoglio’ di Gigi Guadagnucci (1915-2013) entra nel nuovo allestimento di ’Sliding’, il progetto espositivo permanente dei capolavori del patrimonio...

L’opera ‘Germoglio’ di Gigi Guadagnucci (1915-2013) entra nel nuovo allestimento di ’Sliding’, il progetto espositivo permanente dei capolavori del patrimonio...

L’opera ‘Germoglio’ di Gigi Guadagnucci (1915-2013) entra nel nuovo allestimento di ’Sliding’, il progetto espositivo permanente dei capolavori del patrimonio...

L’opera ‘Germoglio’ di Gigi Guadagnucci (1915-2013) entra nel nuovo allestimento di ’Sliding’, il progetto espositivo permanente dei capolavori del patrimonio artistico del gruppo Unipol presso la sede di Cubo in Unipol Tower a Milano. La scultura in marmo di Guadagnucci, che risale al 1991, appartiene alla fase matura del percorso dell’artista massese in cui la forma si semplifica e il gesto si fa più essenziale per rinnovare la tradizione del marmo con un linguaggio moderno, capace di parlare anche al pubblico contemporaneo. L’opera unisce astrazione e figurazione con attenzione all’equilibrio tra forma, spazio e ritmo riuscendo a mantenere leggerezza e dinamismo nonostante le grandi dimensioni (162x58x47 cm).

Da lunedì, quindi, ’Sliding’, il progetto espositivo permanente dei capolavori del patrimonio artistico del gruppo Unipol esposta presso la sede di Cubo in Unipol Tower a Milano, si arricchisce con ’Germoglio’. L’opera subentra a Virgo, Rectangle Twist di Beverly Pepper. Il titolo dell’esposizione ’Sliding’, la cui traduzione è ’scorrevole, mobile’, era stato scelto proprio per questo: per indicare che l’allestimento nella nuova sede di Cubo, il museo d’impresa del gruppo Unipol, aperta lo scorso aprile, avrebbe visto avvicendarsi, nel corso del tempo, i numerosi capolavori che ne compongono il patrimonio. Il passaggio dall’opera di Pepper a quella di Guadagnucci è dunque un passaggio di senso che incarna pienamente lo spirito del progetto: un’esposizione in costante trasformazione, capace di creare sempre nuove connessioni tra epoche, materiali e visioni artistiche e testimoniare l’infinita molteplicità della percezione del reale.

Dopo una solida formazione tradizionale, appresa nelle botteghe di scultura di Massa, nel 1936 Gigi Guadagnucci sceglie di espatriare prima a Grenoble e poi a Parigi. È proprio nella capitale francese, dove rimarrà per oltre vent’anni a partire dagli anni Cinquanta, che si alimenta della temperie culturale e spirituale delle principali correnti del Novecento europeo. Pur aprendosi a queste esperienze, rimane fedele al marmo come materiale d’elezione, in continuità con la tradizione classica e la sapienza artigianale apuana. La sua ricerca conserva quindi un carattere personale e originale, in cui il rapporto con la natura costituisce il nucleo essenziale della sua scultura. La scultura ’Germoglio’ appartiene alla fase matura del suo percorso, in cui la forma si semplifica e il gesto si fa più essenziale. La sua ricerca mira a rinnovare la tradizione del marmo con un linguaggio moderno, capace di parlare anche al pubblico contemporaneo. Ricordiamo che Massa rende omaggio a Gigi Guadagnucci con il museo a Villa della Rinchiostra.