Via libera al piano operativo "Più tutela per il paesaggio"

Il consiglio ha approvato il testo concordato con Regione e Soprintendenza. L’assessore Menchetti: "Confermata la bontà del percorso intrapreso"

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Lunedì scorso il consiglio comunale ha votato l’approvazione definitiva del nuovo Piano Operativo, che finalmente si avvia alla conclusione del suo iter, con la ratifica delle ultime eccezioni discusse e concordate con la Regione e la Soprintendenza in sede di Conferenza Paesaggistica.

Il Piano era stato portato in consiglio nel marzo scorso, ma mancavano alcuni passaggi sulle osservazioni presentate dai privati: in questo modo è stato necessario chiarirle con la Regione, ad esempio riguardo all’altezza degli alberghi a Lido di Camaiore che sarà minore di quella proposta per essere compatibile con i parametri del Piano Paesaggistico. Si concludono quindi due anni di intenso lavoro e di ampia discussione nel solco di un serrato confronto sia interno, nella commissione consiliare preposta, che esterno, con le riunioni insieme alla comunità e la presentazione delle 632 osservazioni da parte dei cittadini.

"E’ stato fatto davvero un bel lavoro e dobbiamo andarne fieri – dichiara l’assessore alla pianificazione del territorio Iacopo Menchetti –; il nostro piano è stato preso a modello: uno dei primi dopo la riforma sia in merito al metodo di formazione che per la correttezza dei contenuti. La Conferenza Paesaggistica ha confermato la bontà del percorso di rinnovo degli strumenti di pianificazione di Camaiore e, in quest’ultimo passaggio, ci ha chiesto di intervenire su aspetti puntuali relativi alle interferenze paesaggistiche: in particolare, ha imposto un limite all’altezza degli edifici sulla costa del Lido, tutelandone lo skyline attuale e tenendo conto del vincolo paesaggistico oltre al mantenimento, chiesto da noi, della disciplina del Piano utilizzo arenili che, dopo l’adeguamento dei piani urbanistici generali, attende di essere aggiornato al pari degli altri piani particolareggiati su cui ci dovremo concentrare".

Le direttrici fondamentali nella stesura sono state: limitare il consumo di suolo, con nuova edificazione solo nella direzione della sostenibilità ambientale, il miglioramento degli standard qualitativi della città e dell’ampliamento delle aree verdi insieme al riuso del patrimonio edilizio esistente e la rigenerazione urbana, con particolare attenzione al miglioramento della qualità degli edifici. Uno degli strumenti più importanti sarà quello della perequazione, ovvero sia la realizzazione di opere pubbliche in cambio di interventi edilizi anche pubblici, aiutando così il Comune a portare a compimento progetti strategici per la città.

Isabella Piaceri