REDAZIONE LUCCA

Veronesi: "Ora denuncio". Secca replica alle critiche

Il presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane non ha digerito le dure accuse di “marchettificio“ lanciate dal centrosinistra sugli eventi.

Veronesi: "Ora denuncio". Secca replica alle critiche

“Ci auguriamo che chi può, faccia al più presto luce su questo marchettificio che sta danneggiando in modo irreparabile la credibilità di Lucca agli occhi del mondo...”. Le pesanti critiche rivolte da tutti i gruppi consiliari di opposizione al presidente del Comitato per il Centenario Pucciniano non sono certo andate già al maestro Alberto Veronesi, che preannuncia l’intenzione di rivolgersi alle autorità competenti per tutelare la propria immagine. Insomma si profilano strascichi giudiziari.

"Ravviso parole altamente diffamatorie nei miei confronti – si legge in una nota del presidente del Comitato – in un recente comunicato stampa riportato dai gruppi consigliari dell’opposizione lucchese. Noto anche che per cercare di schivare le azioni di tutela giudiziaria la stimabile opposizione lucchese si unisce in un coro unanime unendo tutti i partiti che non sono al governo della città. Anche se la strategia è utilizzare il gruppo per nascondere la mano di chi tira il sasso, le affermazioni riportate in un comunicato stampa diffuso nella giornata del 20 settembre, non sono meno gravi".

Alberto Veronesi si scaglia contro chi pensa che i concerti lucchesi siano appunto un "marchettificio" e che non costituiscano elementi di particolare novità o interesse anche alla luce dei costi. "Chi pensa che i concerti a Lucca siano un "marchettificio (del presidente) che sta danneggiando in modo irreparabile la credibilità di Lucca agli occhi del mondo", – aggiunge – insulta non solo me, ma gli straordinari artisti che sono coinvolti in queste celebrazioni, e i 5.000 e passa cittadini che sono accorsi a cercare un biglietto, e questo non posso permetterlo. Si sono esibiti, finora, sul palco lucchese, artisti come l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Genova, l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, il leggendario Zubin Mehta, e gli importanti artisti Beatrice Venezi, Carmen Giannattasio, Marco Berti e Massimo Cavalletti, non posso permettere a nessuno di insinuare che dietro le prestazioni di questi insigni artisti si sia svolto un mercato di qualsiasi tipo".

Eventi, che ricorda Veronesi, sono andati esauriti in brevissimo tempo. "Non so a che tipo di gestione culturale siano usi questi soggetti dell’opposizione, – conclude – so che per la prima volta a Lucca, dopo decenni, si vedono eventi di un certo calibro, che rimarcano una differenza netta con lo zero cosmico dell’epoca passata del loro regime culturale. Procederò quindi all’ennesima, e cominciano ad essere tante, richiesta di tutela alle competenti autorità , nei luoghi deputati, per le affermazioni gratuitamente diffamatorie di chi dimostra non solo di non conoscere le regole della civile dialettica politica e culturale ma di chi dimostra anche di non conoscere la levatura degli artisti che anche recentissimamente abbiamo avuto la fortuna di sentire nella nostra città".