
Antonello Venditti ha aperto alla grande il Lucca Summer Festival (foto Alcide)
Caldo infernale? No, grazie. C’è il Summer e sul palco Antonello Venditti. Lo show inaugurale del festival ha visto una piazza Napoleone gremita di tanta gente (circa 7mila persone), in gran parte non proprio giovanissima, che ha cercato con ogni mezzo di sopportare temperatura e afa opprimenti, almeno fino all’inizio dello spettacolo. Anche lui però non si era sottratto alle sia pur brevi prove, intorno alle 16.45, con circa 36°.
Alla prima nota, infatti, dopo l’attacco della maestosa “Also spracht Zarathustra“ di “2001 Odissea nello spazio“, magicamente, tutto è passato in secondo piano: “Raggio di luna“, “Bomba o non bomba“ e “Sotto il segno dei pesci“ fanno partire, anzi, subito decollare la serata. Venditti al piano, in gran forma e i fan dall’altra parte uniti in un coro a una sola voce, che ha segnato quasi tutto il concerto, come prevedibile. Perché parliamo di canzoni che non solo hanno accompagnato la vita di tante persone ma che spesso hanno segnato in modo preciso e puntuale specifici momenti dell’esperienza personale e collettiva di ognuno.
Mettiamo “Notte prima degli esami“, che è anche il titolo di questo tour celebrativo dai 40 anni più uno dall’uscita di quel brano: ogni anno, alla vigilia della maturità, è la canzone più passata in radio e la più ascoltata da genitori e ragazzi, anche quelli più refrattari alla “vecchia“ musica. Nel testo le piccole grandi emozioni del primo vero momento di svolta della vita, con la consapevolezza di un evento sì da ricordare ma che chiude per sempre il periodo più bello e se non altro più spensierato di ognuno.
Ma non è l’unico inno che passa: “Ci vorrebbe un amico“, “Amici mai“, “Ricordati di me“. E poi quella romanità che per Antonello è prima, seconda e terza pelle, siglata da quella “Roma Capoccia“ con la quale tutto è iniziato, più di cinquant’anni fa. E se viviamo pur sempre “In questo mondo di ladri“, Venditti ci dice anche “Che fantastica storia è la vita“. Pochi segreti, insomma ed è per questo che la sua gente non lo ha mai abbandonato.
“Ho fortemente voluto iniziare da Lucca perché Lucca è la capitale della musica live, grazie al Summer Festival...“, spiega Venditti a una piazza Napoleone pienissima che lo acclama e ascolta i suoi successi. Sull’onda dei ricordi, certo, ma anche di un presente che in qualche modo queste canzoni, come molte altre, possono alleviare. Cappello sul piano, come sempre, Antonello ringrazia ancora Lucca e il suo pubblico. Il Summer 2025 ha finalmente rotto il ghiaccio e il viaggio può continuare.