Unione dei Comuni, c’è il Consiglio. Sul tavolo il contestato progetto per la strada forestale di Botri

Il presidente Michelini ha convocato la riunione per riferire della situazione anche alla luce dell’incontro che ha avuto in Comune lunedì mattina con i rappresentanti del comitato della Val di Lima e Val Fegana.

Unione dei Comuni, c’è il Consiglio. Sul tavolo il contestato progetto per la strada forestale di Botri

Unione dei Comuni, c’è il Consiglio. Sul tavolo il contestato progetto per la strada forestale di Botri

Non si placa la protesta e cresce la mobilitazione contro il progetto dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio che prevede l’apertura della strada forestale di Botri. Oggi, il presidente Paolo Michelini, nonché sindaco di Bagni di Lucca, ha convocato il consiglio dell’Unione dei Comuni nella sede istituzionale di Borgo a Mozzano al fine di riferire della situazione anche alla luce dell’incontro che il primo cittadino ha avuto in Comune lunedì mattina con i rappresentanti del comitato della Val di Lima e Val Fegana che si oppongono fermamente alla costruzione della strada.

Lunedì, mentre era in corso l’incontro, circa un centinaio di persone si sono ritrovate, spontaneamente, davanti al Municipio a Bagni di Lucca per sostenere la posizione del comitato. Ad un certo momento sono intervenuti anche i Carabinieri della locale stazione in quanto l’assembramento non era autorizzato dalla Questura. La questione è stata chiarita, prendendo atto che la partecipazione dei cittadini è stata del tutto spontanea ed imprevista nei numeri delle persone presenti.

Il Comitato della Val di Lima e della Val Fegana, che si batte per la tutela dell’ambiente montano e della biodiversità, nel corso del confronto, aveva ribadito al sindaco Michelini la netta opposizione al progetto della pista sul sentiero prima del Rifugio Casentini, chiedendo l’immediata chiusura del cantiere e la sospensione dei lavori già iniziati. Secondo i rappresentanti del comitato questo progetto deve essere valutato nella sua criticità e sospeso in quanto dannoso per l’impatto ambientale distruttivo in una zona prospicente l’Oasi Naturalistica di Botri.

Il comitato, se non saranno sufficienti le iniziative intraprese e, soprattutto, il confronto istituzionale in atto, sta pensando di agire con metodi legali, producendo, tra l’altro, una perizia sul sentiero per evidenziare presunte irregolarità sia nella progettazione che nelle procedure di autorizzazione ai lavori, da inoltrare alla Procura della Repubblica.

Intanto, anche i Custodi degli alberi e del suolo della Valle del Serchio sostengono che il progetto della strada forestale in un’area contigua alla Riserva dell’Orrido di Botri sia un danno per il bosco, il paesaggio, la biodiversità e non sia rispettoso della preesistente rete escursionistica che ha valorizzato la storia sociale ed economica di questo angolo di Appennino, riconosciuto come Riserva Naturale di Stato. In sostegno al Comitato i Custodi chiedono quindi che il progetto della nuova strada sia bloccato.

Marco Nicoli