“Una bella occasione anche per appassionarsi alla storia di Puccini“

Il Campionato di giornalismo promosso da La Nazione coinvolge bambini e ragazzi appassionati di scrittura e giornalismo. L'obiettivo è far conoscere la storia e l'avventura musicale di Giacomo Puccini, invitando i partecipanti a scrivere sulla sua vita e le sue opere. Puccini ha avuto successo anche confrontandosi con altri compositori contemporanei.

“Una bella occasione anche per appassionarsi alla storia di Puccini“

“Una bella occasione anche per appassionarsi alla storia di Puccini“

LUCCA

"Il Campionato di giornalismo promosso dal quotidiano La Nazione è particolarmente importane perché si rivolge a quei bambini e ragazzi, soprattutto le ultime classi elementari, che hanno una passione per il giornalismo, quindi per la scrittura e per la ricerca di notizie utili a ricostruire un fatto di cronaca, di storia o di costume, o fatti che riguardano la creatività umana nelle sue mille sfaccettature – dichiara Alberto Veronesi, presidente del comitato Celebrazioni Pucciniane – . Il mio auspicio, quale presidente del Comitato per le Celebrazioni di Giacomo Puccini, è che i ragazzi possano appassionarsi alla storia del Maestro, che possano visitare i luoghi dove è nato e dove e vissuto, che possano scriverne cercando di ricostruire la sua vita e la sua avventura musicale e magari affrontare alcuni temi quali la “vocazione popolare” di Puccini, cioè la propensione del Maestro ad adattare le scoperte del linguaggio musicale alla sensibilità e al gusto delle persone comuni, delle persone del popolo, o la sua “originalità”, cioè il sapore inconfondibile e originale di ogni sua melodia e frase musicale".

"Alcuni momenti particolarmente significativi e curiosi della sua vita sono legati alle sue prime opere: per esempio il fatto che Le Villi, sua prima opera, oggi ritenuta un capolavoro, non venne nemmeno menzionata al Concorso Sonzogno 1883, nonostante che il Maestro di Puccini, Amilcare Ponchielli, lo avesse invitato a partecipare e fosse il presidente della giuria! Come mai? Perché? C’era qualcosa sotto? Puccini non si perde d’animo, cercò dei sostenitori e fece rappresentare privatamente l’opera al Teatro dal Verme di Milano qualche mese dopo. Il pubblico in delirio lo richiamò sul palcoscenico ben… 12 volte".

"Puccini ha dovuto confrontarsi spesso con altri compositori suoi contemporanei, ma non ha mai avuto dubbi sull’essere superiore ai colleghi, aveva infatti una incrollabile fiducia in se stesso: la sua Manon Lescaut è del 1893, quella di Jules Massenet è del 1884, indovinate quale ebbe piu successo? Identica cosa con La bohème di Puccini e di Ruggero Leoncavallo eseguite per la prima volta rispettivamente nel 1896 e nel 1897. Cosa disse Puccini del suo collega e amico? “Egli musichi, io musicherò. Il pubblico giudicherà”. Dunque giungono i migliori auspici di buon lavoro …”voi scrivete, gli altri scrivano, il pubblico giudicherà!“"