REDAZIONE LUCCA

Un esposto in Procura degli animalisti “AIDAA“

L'Associazione AIDAA denuncia alla Procura di Lucca il ritrovamento di un gattino nero reciso in due, ipotizzando un mutilatore seriale o riti di sette sanatiche. Si richiama il precedente di tre gatti decapitati a Capannori nel 2022.

E’ tornato in azione il mutilatore di gatti? Se lo chiedono gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che annunciano "una denuncia alla Procura di Lucca nella quale non si esclude, proprio sulla base del precedente di Capannori del 2022 con tre gatti decapitati, anche l’ipotesi di riti di iniziazione di nuovi adepti delle sette sanatiche".

Il caso nel mirino è quello del ritrovamento sotto il cavalcaferrovia a Lucca del corpo di un gattino nero reciso in due. Due le ipotesi: un incidente sotto al treno o quella di un seviziatore seriale che ha torturato ed ucciso in maniera atroce il gattino.

"L’ipotesi è avallata dal precedente del 25 settembre 2022 quando tre gatti furono trovati decapitati a Capannori: in entrambe le situazioni risalta il taglio di netto al corpo".