Turismo e qualità. Lucca immune al fenomeno dell’overtourism

L’analisi sull’indice complessivo di sovraffollamento turistico mette la nostra città nella classe di rischio ”moderato”.

Si chiama Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico ed è lo studio su cui si è concentrata l’attenzione dell’istituto di ricerca Demoskopica di Roma. Si tratta di una lettura che l’istituto descrive come "in chiave sperimentale" ed è mirato a valutare il sovraffollamento turistico, meglio conosciuto come “overtourism” la cui definizione parla di impatto del turismo su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori.

L’analisi è condotta a livello di singola provincia e diciamo subito che Lucca, tra le città esaminate, risulta appartenere al livello moderato (gli altri due livelli sono molto alto e alto), in compagnia di Pisa, Pistoia e Siena. Tra le “vittime” dell’overtourism in Toscana, compaiono invece Firenze e Livorno. Il lavoro di Demoskopica, ancora a livello sperimentale, ha visto pubblicare recentemente la mappa interattiva delle città classificate in esclusiva sul portale di Ansa.it.

Lo studio tiene conto di 5 indicatori che i ricercatori dell’Istituto demoscopico hanno individuato: si tratta di densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, utilizzazione lorda e quota di rifiuti urbani attribuibili al settore turistico.

Lucca, negli ultimi anni, ha visto una proliferazione massiccia del fenomeno turistico, peraltro sempre più spalmato nel corso dell’intero anno, con punte ragguardevoli nel periodo primaverile ed estivo e in occasione dei grandi eventi, quali Comics&Games e Lucca Summer Festival. Ad analizzare il fenomeno, in generale, è proprio il presidente di Demoskopica, Raffaele Rio che proprio all’Ansa ha dichiarato che "l’overtourism, non solo minaccia la sostenibilità delle nostre destinazioni più amate ma rischia anche di compromettere la qualità dell’esperienza per i visitatori e la qualità della vita per i residenti. Il sovraffollamento turistico – prosegue Rio – è un campanello d’allarme che ci chiama ad agire, promuovendo un turismo più responsabile e sostenibile".

Secondo il presidente Rio, "è fondamentale implementare politiche di gestione del turismo che includano limitazioni temporali e numeriche per l’accesso ai luoghi più a rischio, insieme a strategie per promuovere destinazioni alternative meno note ma altrettanto ricche di cultura e bellezza oltre a incentivare il turismo fuori stagione promuovendo i luoghi anche in periodi meno affollati". Sul fenomeno, nonostante Lucca non sia classificata tra le mete a rischio, è comunque interessata.

Abbiamo sentito l’assessore al turismo, Remo Santini. "A dire la verità non intravedo molto questo fenomeno – afferma – c’è indubbiamente un incremento dei flussi ma se penso all’overtourism immagino un assalto, dove in piazza San Michele bisogna fare a gomitate e questo, francamente, non risponde alle condizioni reali".

Santini, poi, fa altre considerazioni: "Intanto quando parliamo di Lucca dobbiamo tenere conto di un territorio assai più ampio, non certamente né erroneamente come si tende a fare, del centro storico; vedo una città in fermento ma non scorgo le avvisaglie del pericolo dell’overtourism: l’amministrazione sta cercando di destagionalizzare il turismo attraverso iniziative di varia natura e vogliamo puntare a eventi che incontrino il gradimento, in primis, dei lucchesi e con questa definizione mi riferisco a chi viene dalla Piana, dalla Garfagnana, secondo quello che un tempo era un po’ il modo di dire, ovverosia “si va a Lucca”; tuttavia l’amministrazione vigilerà affinché il fenomeno dell’overtourism non si verifichi come altrove anche a Lucca".

Maurizio Guccione