Tredici piante di marijuana in casa Spintoni e morsi ai carabinieri In manette tre cittadini russi

La scoperta durante l’esecuzione, da parte dell’Igv, dello sgombero dell’immobile pignorato. All’arrivo degli occupanti è nata una colluttazione: due militari sono finiti al pronto soccorso.

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Tredici piante di marijuana in casa Spintoni e morsi ai carabinieri In manette tre cittadini russi

Vanno a Lammari per eseguire lo sgombero di un’abitazione occupata abusivamente e trovano all’interno una serra con tredici pianti di marijuana. Due metri quadrati, piccola ma con tutti gli accessori per il suo funzionamento, dotata di sistema di illuminazione, irrigazione e ventilazione. In bella mostra le piante di cannabis coltivata. E’ la scoperta fatta dai carabinieri di Lammari in un’abitazione di via Lombarda nella frazione capannorese. La casa era all’asta da tempo, in seguito a un pignoramento. L’Istituto delle vendite giudiziarie aveva avuto l’incarico di liberare l’immobile e non era la prima volta che ci provava. Quest’ultimo accesso, però, ha avuto risvolti inaspettati.

I carabinieri sono arrivati nei pressi del fabbricato come ausilio e supporto al custode giudiziario. L’immobile era occupato da tre soggetti che in un primo momento non si trovavano in casa. Non c’era nessuno, tanto è vero che c’è stato bisogno dell’aiuto di un fabbro per aprire la porta ed entrare. All’interno i carabinieri si sono trovati di fronte la mini piantagione. Rinvenuto anche del concime per far crescere meglio le piante, oltre ad un barattolo contenente 74 grammi di semi delle piante.

Quando i tre sono arrivati, alla vista delle forze dell’ordine hanno dato in escandescenze: è nata una colluttazione durante la quale uno dei militari è caduto a terra ed un altro è stato addirittura morso ad una mano da uno degli spacciatori. Momenti di notevole tensione, con la necessità di chiamare i rinforzi. Sul posto sono giunti anche i colleghi della stazione di Capannori e quelli del Nucleo Radiomobile di Lucca. Così è scattato l’arresto in flagranza per i reati di coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, oltre a resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali di tre cittadini russi rispettivamente di 60, 56 e 38 anni, tutti nullafacenti e con precedenti di polizia.

Mentre era in corso l’ispezione e l’accertamento, verso le 13 il trio dell’Est Europa è rientrato e con sorpresa si è trovato di fronte i militari i quali sono stati prima aggrediti verbalmente e successivamente spintonati e strattonati. In questa fase uno dei tre ha morso alla mano un carabiniere che, insieme al collega trascinato a terra, è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale San Luca: per loro prognosi di cinque e sette giorni. Per fortuna niente di grave. I tre russi, invece, hanno preso la strada di Cortile degli Svizzeri e trascorso la notte nelle camere di sicurezza delle Compagnie carabinieri di Lucca e di Viareggio, in attesa dell’udienza di convalida che si è celebrata ieri mattina. Il giudice Genovese ha convalidato l’arresto dei tre, concedendo i termini a difesa e fissando la nuova udienza al 28 marzo. Nel frattempo sono tornati in libertà con obbligo di presentazione alla pg tre volte a settimana.

Massimo Stefanini