
Tre pazienti per ’OmogeM’ La placenta aiuta la vista
Il Centro Conservazione Cornee “Piero Perelli” di Lucca ha iniziato la distribuzione di un nuovo prodotto denominato OmogeM., che già in questa settimana verrà somministrato ai primi tre pazienti selezionati. Si tratta di un tessuto che già veniva distribuito da anni dalla struttura lucchese, la membrana amniotica, ottenuta da placenta da parto cesareo programmato, che viene utilizzata in campo oftalmologico e anche dermatologico, sfruttando le sue peculiarità, ormai note agli esperti del settore, di natura antiinfiammatoria, antidolorifica e riparativarigenerativa.
Adesso, però, questo tessuto può essere inviato ai professionisti che lo richiederanno per i trattamenti con un aspetto totalmente diverso, di omogenato, cioè di sospensione, inserito in un comodo flaconcino. Fino ad oggi, invece, veniva prodotto soltanto sotto forma di frammenti su supporto solido.
La Banca delle Cornee di Lucca, struttura di eccellenza nell’ambito dell’attività dell’Organizzazione Toscana Trapianti (OTT), è tra i primissimi centri in Italia a distribuire la membrana amniotica in questa nuova forma. Il vantaggio di OmogeM, da utilizzare in base alle indicazioni degli specialisti, è la possibilità di somministrare questo tessuto al paziente anche direttamente a casa, senza necessità di ospedalizzazione. Dunque, un passo verso il futuro ma nell’ottica di una sanità di prossimità, sempre più vicina alle esigenze dei cittadini.
“Sotto richiesta specifica di chirurghi oculisti della Regione Toscana - spiega Lorella Cruschelli, responsabile facente funzione della struttura dopo il pensionamento nello scorso aprile di Claudio Giannarini - abbiamo iniziato lo studio per la produzione di omogenato di membrana amniotica, che da letteratura scientifica specifica si è dimostrato utile per patologie corneali di vario genere; le indicazioni principali per il suo utilizzo sono ulcere neutrofiche, difetti epiteliali, traumi, distrofie epiteliali, sindrome dell’occhio secco, sindrome di Steven-Johnson, esiti di cheratite microbica o erpetica, esiti di chirurgia refrattiva o altro. Questo omogenato, prodotto in ambiente a contaminazione particellare e microbiologica controllata secondo specifiche buone pratiche - Good Manufacturing Practice (GMP) – e confezionato sterilmente in flaconi contagocce da 5 ml, viene congelato a -80°C. Contiene i frammenti di membrana amniotica in sospensione ed è somministrabile come un normale collirio: è utilizzabile per sette giorni dal momento dello scongelamento se conservato adeguatamente in frigorifero“.