
L'assessore Raspini e Mimmo D'Alessandro
Lucca, 25 giugno 2018 - Un corpo a corpo senza esclusione di colpi, in piena conferenza stampa, stamani a Palazzo Orsetti, tra il patron del Summer Festival, Mimmo D'Alessandro, e l'assessore alla sicurezza Francesco Raspini che si è sentito dare del "ragazzino". "In cinque anni di amministrazione nessuno mi aveva mai dato del ragazzino", ha replicato. E Mimmo, con la sua immancabile ironia: "Io sarei solo felice del sentirmelo dare". L'innesco è stata la chiusura del viale Europa "solo" alle 18 - e non alle 14 come vorrebbe D'Alessandro - nel giorno del concerto di Roger Waters al Campo Balilla l'11 luglio. "Così non mi mettete in condizione di lavorare in sicurezza. Oltretutto non capisco perchè i tir a servizio del palco quest'anno da viale Europa e da viale Carducci non possono svoltare direttamente al Balilla ma devono fare il giro dalla stazione e poi tornare indietro". Sulla domanda sui decibel la battaglia è diventata guerra. "Tu non mi vuoi assessore, fai meglio a dirlo apertamente. Sabato scorso, il giorno del concerto, fino alle 15 non ho avuto notizie di deroga dei decibel, ho temuto l'infarto, che la band se ne andasse. Nessuno, nè te nè il sindaco mi ha risposto al telefono la sera prima, nè sono stato richiamato. Nessuno dell'amministrazione è venuto a dare il benvenuto al Summer in apertura del primo concerto. Non è obbligatorio fare il Summer Festival questi cinque anni a Lucca, a questo punto non so nemmeno se ne vale la pena se questa è l'atmosfera. Non accetto i tuoi modi, Raspini, tu mi vuoi far paura ma non ci riesci". Parole pesanti come macigni a cui ha replicato Raspini: "E' scorretto fare queste considerazioni e in questo modo in questa sede, davanti ai cronisti, oltretutto senza il sindaco che si è prodigato al massimo per il Summer anche in questi giorni, firmando una deroga sotto la sua responsabilità. Oltretutto i limiti di decibel fino al 2014 sono stati di 90-95, non vedo perchè oggi la soglia di 100 non possa andar bene. Non solo: occorrono 30 giorni di preavviso per chiedere deroghe e a noi la richiesta da parte dell'organizzazione è arrivata solo il 18 giugno per il concerto del 23 , e ancora non è arrivata per il concerto di Roger Waters. A meno che - è l'affondo di Raspini - non si stia usando tutto ciò come pretesto per far carta straccia del contratto". Alla fine di un'ora di botta e risposta al vetriolo, davanti ai fotografi, una stretta di mano che non ha nemmeno lontanamente sfiorato il disgelo.