PAOLO CERAGIOLI
Cronaca

Summer Festival, gran finale. Bryan Adams scatena la piazza

In undicimila per l’ultima data della manifestazione che quest’anno supera i 100mila biglietti venduti

Bryan Adams sul palco di piazza Napoleone (foto Alcide)

Bryan Adams sul palco di piazza Napoleone (foto Alcide)

Gli undicimila spettatori accorsi per il concerto di Bryan Adams, ieri sera in piazza Napoleone, l’ultimo dei diciannove in programma, sono stati la migliore chiusura possibile per l’edizione 2025 del Lucca Summer Festival, che va in archivio con un bilancio positivo sia per la qualità delle proposte sia in fatto di biglietti venduti, oltre 110mila. I numeri di ieri sono quelli della massima capienza possibile prevista per piazza Napoleone e sono quelli che significano fan in coda agli ingressi dal mattino, la corsa per accaparrarsi i primi posti sotto il palco all’apertura dei cancelli, l’essere a contatto gomito a gomito in ogni zona della piazza, insomma, tutto il campionario che caratterizza i grandi concerti.

Poi c’è la musica e lo spettacolo a giustificare tutto questo e a ripagare attesa e sacrifici dei fan. E Bryan Adams dal vivo non delude mai: certo, i “pezzi“ aiutano, ma poi bisogna essere bravi a dare al pubblico, o, meglio ancora, “darsi“ al pubblico. Ecco, questo è il caso dell’artista canadese, che ha il dono della presenza scenica e che non si risparmia mai, cercando continuamente il contatto con la platea. I “pezzi“ ci sono tutti: poi, se cominci con “Kick ass“ metti subito le cose in chiaro e soprattutto inviti i fan a scatenarsi fin da subito. Tanti anni fa il grande Francesco Guccini scrisse delle chitarre rock: "Le elettriche impazziscono, sogni e malattie guariscono". E questo accade, davvero, nello spazio di un concerto.

Prendiamo ancora l’attacco di “It’s only love“: scolastico, lineare, ma dannatamente efficace. E “Summer of ’69“ o “Somebody“ non sono da meno. La band poi fa il resto. Ma non è solo rock, ci sono anche le ballad, l’altra faccia di Bryan: “Please forgive me“, “(Everything I do) I do it for you“ e, ovviamente “Heaven“, dove tutti, ma proprio tutti, cantano con lui. Qua e là anche i nuovissimi brani da “Roll of the punches“, comunque bene accolti dai fan. “All for love“ chiude i conti: non ci sono naturalmente Rod Stewart e Sting ma la dichiarazione d’amore alla gente basta e avanza.