
Verrà espulso dal nostro Paese il giovane senegalese condannato per aver picchiato e violentato la moglie del padre. I fatti risalgono al novembre del 2018: il giovane, allora 26enne, fu accusato di aver legato, imbavagliato, tramortito e spogliato la matrigna, 32enne all’epoca in cui si è consumata la violenza, per poi abusare di lei fino a quando, con la forza della disperazione, la donna non è riuscita a scappare dalle grinfie del suo aguzzino.
La barbarie si è consumata tra le mura di casa: stando a quanto ricostruito, il giovane avrebbe mosso delle avances sessuali alla moglie del padre, da cui avrebbe ricevuto un secco rifiuto. A quel punto, sarebbe scattata la violenza: botte e cinghiate, mentre la donna cercava disperatamente di difendersi. Fino a quando, una volta riuscita a scappare approfittando di un momento di ’distrazione’ del 26enne, la ragazza è riuscita a mettersi in contatto con le forze dell’ordine, che hanno arrestato il ’figliastro’.
L’uomo, oggi 29enne, cittadino senegalese irregolare sul territorio italiano, dopo l’arresto operato dalle forze dell’ordine era stato condannato per la violenza ed era detenuto in carcere. Tramite il suo avvocato, ha chiesto un permesso di soggiorno per motivi familiari, in quanto figlio di un cittadino italiano.
Ma il questore di Lucca, dopo aver valutato la sua posizione amministrativa, ma soprattutto le dichiarazioni del padre del ragazzo che si è categoricamente rifiutato di riprenderlo in casa, ha emesso un provvedimento di rifiuto. E così il giovane, terminato di espiare la pena comminatagli per i fatti accaduti di due anni e mezzo fa, è stato accompagnato dalla polizia al Centro di permanenza e rimpatrio di Torino "in quanto pericoloso socialmente", in ottemperanza a un provvedimento di esplusione emesso dalal Questura. E adesso sarà allontanato dal territorio italiano.
DanMan