
L’intervento di Luca Menesini al Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles in difesa di operatori sanitari e agricoltori
Luca Menesini, capogruppo del Pse al Comitato europeo delle Regioni, è intervenuto con due prese di posizioni riguardanti rispettivamente i lavoratori della sanità e la valorizzazione e rafforzamento degli agricoltori all’interno della filiera agroalimentare.
Nel suo intervento, ha sottolineato che "la pandemia ha insegnato che senza lavoratori e lavoratrici del settore sanitario i nostri sistemi collassano; li abbiamo applauditi come eroi e poi, appena l’emergenza è sparita, ce ne siamo scordati: anche gli investimenti del nostro “recovery” – precisa – sono andati ad altri settori quali energia, digitale, ambiente". Secondo il rappresentante a Bruxelles, "servono coraggio e concretezza, perché le disuguaglianze che affliggono il nostro personale sanitario minacciano l’idea stessa di un’Europa unita e solidale; è inaccettabile il divario salariale tra gli Stati membri dove in Romania, un medico guadagna 8 volte meno che in Germania: non è libera mobilità, ma quello di infermieri, medici e operatori sanitari è un esodo forzato, con risultati inevitabili sulla qualità dei sevizi". Menesini invita quindi a colmare il divario, "e rendere più eque retribuzioni e possibilità; non possiamo permettere che interi territori siano svuotati dei loro professionisti solo perché altrove si paga di più: salari equi e condizioni di lavoro dignitose ovunque, perché la mobilità dei lavoratori sanitari non può trasformarsi in un danno strutturale per alcuni Paesi".
Conclude Menesini: "Servono contratti scritti obbligatori con prezzi equi e un meccanismo automatico di aiuti per evitare crisi di mercato; come ha ricordato anche Stefano Bonaccini al Parlamento Europeo, serve un sistema di allerta rapida contro le pratiche transfrontaliere illegali". Il Comitato chiede perciò alla Commissione "di fermare le importazioni che non rispettano i nostri standard per evitare una concorrenza sleale".
Maurizio Guccione