
E’ passata nel silenzio, a livello provinciale, la data storica del 9 novembre, centenario del passaggio dei 17 comuni della Garfagnana dalla provincia di Massa a quella di Lucca, dopo ben 62 anni dall’Unità d’Italia. In Garfagnana molte persone si attendevano un cenno da parte dell’amministrazione provinciale, ma niente finora è apparso. "Forse - commenta Ilio Giorgi, conosciuto in tutta Valle per essere stato presidente dell’allora Asl n.2 e sindaco di Vagli Sotto, - nel subconscio degli amministratori provinciali lucchesi, il centenario del passaggio della Garfagnana a Lucca è ancora avvertito come una ‘palla al piede‘. Sicuramente a Lucca sono più dispiaciuti di avere perso, allora, il territorio di Montecatini e dintorni che gioiosi di avere acquistato la Garfagnana. Ho inviato un messaggio anche al presidente della Provincia Luca Menesini. Vediamo se qualcosa si muoverà prima della fine del 2023, anno del centenario". Di contro, però, aggiungiamo noi, va registrato anche il silenzio delle amministrazioni garfagnine. Era il 9 novembre 1923 quando la Garfagnana diventò lucchese dopo tanti decenni di dipendenza amministrativa da Massa. Il 23 ottobre 1923 il Consiglio dei ministri, presieduto da Benito Mussolini, aveva approvato lo schema di Decreto con il quale il Circondario di Castelnuovo di Garfagnana veniva aggregato alla Provincia di Lucca. Tale Regio Decreto n. 2490 venne firmato e reso esecutivo da re Vittorio Emanuele III il successivo 9 novembre. La Garfagnana era composta allora da 17 comuni, 555 chilometri quadrati di superficie e 42.917 abitanti.
Dino Magistrelli