Per dirla con Nietzsche, la noia uccide anche gli dei, figuriamoci noi mortali.
E fu proprio la noia a costare cara al più famoso matematico dell’antica Persia, Sissa Nassir. Il suo re Artaserse, annoiato dalla vita di corte, chiede al giovane matematico di spiegargli il gioco degli scacchi; Sissa lo intrattiene per giorni e alla fine il Re diventa un provetto scacchista.
Felice di tutto questo il monarca permette al giovanotto di chiedere un premio per averlo allontanato dal tedio quotidiano. Sissa allora chiese semplicemente un chicco di grano che raddoppiasse per ogni casella della scacchiera; quindi 1 chicco la prima casella, 2 la seconda, 4 la terza e cosi via raddoppiando ogni volta.
Artaserse rimase stupito da tanta modestia e ordinò al suo ciambellano di preparare il fagottino di chicchi per Sissa. Ma, ahimè, il giorno dopo questi, allarmatissimo, riferì al Re che, per compensare il giovane matematico, non sarebbe bastato il raccolto di dieci anni.
Chi infatti ha con sé una banale calcolatrice si accorge che alla fine del giochino dei raddoppi il Re doveva sborsare a Sissa 18 miliardi di miliardi di chicchi, pari ai raccolti di decine di anni. E poiché Sissa non sapeva che si può giocare con i fanti e mai con i Santi, fu ben presto decapitato per alto tradimento.
E va beh, sic transit gloria mundi. Di grano abbiamo parlato tante volte quindi oggi parleremo di un derivato di questo cereale, i germogli di grano. Insieme a quelli di soia sono i più “nutraceuti” alimenti cioè che nutrono e curano nello stesso tempo.
Le loro caratteristiche sono queste:
1. Sono in assoluto la migliore fonte proteica superiore come valore biologico a quella della carne e del pesce; (ben lo sanno culturisti che li assumono essiccati);
2. Sono altamente diuretici e rinfrescanti ricchi in minerali rari quali lo zinco, silicio, magnesio;
3. Sono deliziosamente buoni in insalate miste;
4. Svolgono profilassi nei confronti di tantissime patologie.