Seung, perizia sui vestiti Dna su zaino e pantaloni

Oggi l’udienza al Tribunale di Sorveglianza: il 35enne collegato dal carcere. Si cercano prove anche su giaccone e scarpe, poi la consulenza psichiatrica.

Seung, perizia sui vestiti  Dna su zaino e pantaloni

Seung, perizia sui vestiti Dna su zaino e pantaloni

A caccia del Dna della psichiatra sui suoi indumenti. Intanto Gianluca Paul Seung stamani sarà in videocollegamento da Firenze. E’ prevista infatti l’udienza davanti all’Ufficio di sorveglianza di Pisa per i fatti precedenti all’omicidio della dottoressa Barbara Capovani, per il quale il 35enne si trova ancora nel carecere di Sollicciano. L’udienza sarà in camera di consiglio, presenti i suoi avvocati Andrea Pieri e Gabriele Parrini. Due le strade, o una nuova valutazione peritale oppure un rinvio in attesa di quella disposta già dal Tribunale di Pisa.

Il 23, invece, nell’ambito dell’incidente probatorio proprio per il delitto, sarà dato incarico ai vari periti, compreso quello della difesa, il professor Meluzzi, di valutare la sua capacità di intendere e volere al momento del fatto, la sua imputabilità e la pericolosità sociale. In contemporanea, si darà il via alle operazioni di ricerca di eventuali tracce di dna della professionista pisana sui vestiti che sono stati sequestrati dagli investigatori (la squdra mobile) nella sua casa di Torre del Lago. In particolare le scarpe, lo zainetto, i pantaloni e il giaccone che - lo hanno mostrato le telecamere - indossava quel giorno, il 21 aprile quando per l’accusa uccise la psichiatra che aveva firmato le sue dimissioni dal reparto, l’Spdc di Pisa, dove lui era stato ricoverato.

Nuove indagini sul materiale sequestrato, perché non si trova ancora l’arma, un mattarello o uno di quei bastoni usati nelle arti marziali. Un arnese che sarebbe stato visto anche dai testimoni nascosto proprio sotto il giacchetto subito dopo l’aggressione.

Resta ancora aperto il suo profilo facebook con i molti post farneticanti che riguardano personaggi famosi e altri che aveva incontrato nel suo percorso complicato. Come hanno chiarito i magistrati dello stesso ufficio di Sorveglianza, il 35enne, dopo l’assoluzione per due condotte di resistenza a pubblico ufficiale, nel dicembre 2021 e nel febbraio 2022, aveva avuto "altre due sentenze che lo avevano prosciolto dalle accuse rispettivamente di interruzione di pubblico servizio (fatto occorso nel settembre del 2017 nell’Ospedale Versilia) e di calunnia (fatto nel dicembre del 2019)". Con altrettante richieste di accertamento della pericolosità sociale. Procedimenti che sono stati riuniti e per i quali si terrà oggi, appunto, l’udienza.

Antonia Casini