"Serviva una gara per l’affidamento". Piscina al Palasport, le verità di Barsanti

L’assessore replica a Raspini e Marchi del Pd accusandoli di aver omesso di dire che "il servizio è stato affidato in via diretta per venti anni al medesimo soggetto, spesso rinnovando l’assegnazione anno dopo anno".

Bando per la piscina del Palazzetto, arriva la replica al curaro dell’assessore allo Sport Fabio Barsanti che risponde per le rime alle osservazioni mosse dagli esponenti Pd Raspini e Marchi. Per l’assessore allo Sport, il capogruppo e il segretario del Pd parlano della gara per il nuovo affidamento della piscina del Palatagliate "omettendo di dire che il servizio è stato affidato in via diretta per venti anni al medesimo soggetto, spesso rinnovando l’assegnazione anno dopo anno, quando sarebbe stato necessario fare una gara, come doveroso nell’amministrazione pubblica, per garantire l’accesso ad altri soggetti e chiedere un miglioramento del servizio". "Eppure - aggiunge Barsanti - questo è un argomento che entrambi dovrebbero conoscere molto bene: Raspini in quanto componente della precedente giunta per otto anni; ma soprattutto Marchi, figlio dell’ex dirigente comunale Giovanni Marchi andato in pensione due anni fa, ovvero lo stesso dirigente che dal 2007 ha firmato il 90% delle proroghe annuali al precedente gestore “nonostante la necessità di provvedere all’indizione di un bando di gara per l’affidamento in concessione delle piscine comunali“".

Poi Barsanti entra nei dettagli ricostruendo come la struttura sia stata affidata dal 2000 al soggetto in questione e come nel 2017 sia stata prorogata di un ulteriore anno la concessione, perché, "il gestore - scrive Barsanti - è in debito con l’amministrazione comunale di 78mila euro e gli si deve consentire di saldare il conto". "I nostri cittadini - aggiunge Barsanti - sanno bene quanto siano tassative le pubbliche amministrazioni nei loro confronti quando c’è da saldare un debito, ma qualcuno – grazie alla generosità dell’amministrazione Tambellini – ha potuto tranquillamente continuare a gestire una struttura pagando il conto in ritardo".

L’assessore allo Sport ricorda come la pratica sia stata esaminata con lui dagli uffici che hanno disposto gli atti necessari per la nuova assegnazione del servizio, con il conforto di pareri legali. "A ‘dispetto’ dei paladini della legalità a intermittenza del Pd - conclude Barsanti - abbiamo così scritto e approvato un bando che fosse davvero e per la prima volta garanzia della qualità del servizio e della buona amministrazione della cosa pubblica, con criteri di accessibilità per più soggetti qualificati che non ha escluso il precedente gestore dalla possibilità di partecipare. I criteri scelti sono chiarissimi: 80 punti su 100 sono dedicati all’offerta tecnica ossia alla qualità (comprendente progetto di gestione, migliorie, tesserati, con particolare attenzione alle tariffe e ai servizi offerti) solo 20 punti su 100 dedicati all’offerta economica. Infine l’affidamento in proroga fatto dalla Provincia di Lucca per la piscina del Fermi ha alle spalle una gara pluriennale, fatto che per il Palatagliate non esiste da oltre 20 anni. L’unico rammarico è per il ritardo delle procedure a causa degli innumerevoli fronti nei quali i miei uffici sono impegnati, ma ribadisco ancora una volta come il tempo dell’anarchia, della cialtroneria nelle gestioni e dei privilegi non verrà più accettato".