
L’installazione dei “moduli” lo scorso anno nello spazio dell’ex Campo di Marte (Alcide)
Lucca, 5 settembre 2019 - CONTAINER anche all’Itis Fermi. L’emergenza Giorgi produrrà (a giorni) anche questo effetto. Dopo il Paladini-Civitali, i moduli di emergenza planano anche a San Filippo, come annuncia il preside Massimo Fontanelli. «Era una soluzione che io stesso mi ero mosso per richiedere alla Provincia – dichiara il dirigente scolastico – . In questo modo i ragazzi resteranno nell’orbita della propria scuola di riferimento, e potranno fruire dei laboratori, palestre e piscina. Ci sistemeremo le 7 classi del Fermi in ‘esubero’. Ma non saranno 7 classi specifiche, rientreranno nel meccanismo della rotazione che noi abbiamo adottato da tempo avendo 76 classi e 46 aule».
E i 200 studenti del Giorgi? «Con la Provincia abbiamo continui confronti per mettere a punto il servizio di trasporto pubblico urbano, soprattutto nell’ottica della sicurezza, per trasferirli all’edificio dei Frati a Saltocchio. La fermata del bus non potrà essere lungo la via dell’Abetone, per questo è stata individuata una strada secondaria».
Quando si trasferiranno? «Il 15 ottobre».
E fino a quella data? «Abbiamo prorogato gli stage nelle aziende alle classi quarte e quinte del Giorgi, mentre le altre potranno andare tutte nella sede in Santa Chiara, con gli odontotecnici». Un gioco a incastro difficile...
«Ci auguriamo che la data di metà ottobre che ci ha indicato la Provincia possa essere rispettata, molto si gioca su questo».
Ma la ‘nuova’ sede a cui il Giorgi è destinato a partire da metà ottobre è già a posto?
«Gli impianti elettrici sono a posto, certificati. E’ stata controllata anche la centrale termica. Occorre dare una pulita, ma non serve moltopiù di questo».
C’è spazio anche per i laboratori?
«Sì ma non potranno essere pronti prima di dicembre».
E la palestra?
«Stiamo prendendo accordi con il dirigente Orsi per poter fruire di quella di dell’istituto di Ponte a Moriano».
E’ preoccupato?
«No, se saranno rispettati i tempi di metà ottobre per il trasferimento del Giorgi a Saltocchio».
E all’Iti Fermi come rimedierete in attesa dei container?
«Abbiamo almeno quattro classi impegnate esternamente negli stage, in più potrebbe mancare qualche ora di lezione per le cattedre e le supplenze non ancora coperte».
In estrema ratio? «Potremmo ricorrere, per tutte le classi del Fermi a un orario spezzato, 8-11 e 11-13 o 14 dando più agio al turnover in aula».
Da pochi giorni è anche preside all’Itc Carrara, altro incarico prestigoso e gravoso. «Soprattutto un’eredità pesante per quanto è successo al povero professor Cesare Lazzari, che conoscevo da venti anni, da quando era insegnante di fisica. E’ stato difficile entrare nella sua stanza di preside e sedere sulla sua poltrona. A maggior ragione ci metterò tutto l’impegno».
Laura Sartini