
Sciopero alla Progest. Troppe nubi all’orizzonte
"Cassa integrazione agli sgoccioli, quattordicesima spalmata su vari mesi, clima di tensione".
Sono alcune delle motivazioni dello sciopero con presidio ieri dalle 13 alle 15 sui turni diurni (altra ora per il notturno) dei lavoratori della Pro Gest, ex Ondulati Giusti, di Altopascio.
"Abbiamo ricevuto mandato dai dipendenti per un pacchetto di ore di astensione che quindi ripeteremo anche nelle prossime settimane – spiegano Simone Tesi, Slc Cgil e Fabio Guerri, Fistel Cisl – perché la preoccupazione è salita in maniera esponenziale. La quattordicesima è un diritto acquisito, accettato sin dal 2014, quando hanno comprato lo stabilimento. Inoltre il 10 del mese il pagamento degli stipendi era puntuale come un cronometro svizzero. Adesso ci sono ritardi".
"Inoltre, – proseguono Tesi e Guerri – delle 52 settimane di Cassa integrazione utilizzabili, ormai ne sono rimaste solo 12, che rientrano nell’ultima richiesta fatta recentemente. Inoltre, l’azienda, per provare a recuperare parte del lavoro perso negli ultimi due anni, ha abbassato enormemente i prezzi di listino dei fogli di cartone – dichiarano i sindacati – abbassando il margine di guadagno, una prova temporanea per incrementare il lavoro. Ma non c’è nessuna capacità di prevedere per quanto tempo sarà possibile sostenere questa politica commerciale. Una volta esaurita la cassa integrazione ordinaria, che succederà?".
"È stato detto – continuano i due esponenti sindacali – che l’azienda ha presentato un piano industriale agli investitori, ma non se ne sa nulla. Ci sono voci mai smentite – concludono i sindacati - sulla possibilità di cessioni di asset aziendali, ci chiediamo tutti chi abbia l’interesse a mantenere una simile situazione di tensione e malumore interna".
Ma.Ste.