
Un immagine del primo triumvirato
In piazza Scalpellini una statua commemorativa del triumvirato e della presenza in città di Cesare, Crasso e Pompeo nel 56 a. C. Ma il luogo non era Chiasso Barletti? L’intento è dell’amministrazione comunale secondo il progetto sviluppato dall’architetto Gabriella Bulckaen sulla base delle intese tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio. Un’opera in marmo e bronzo. E arrivano già le prime critiche.
“Lascia perplessi la scelta del Comune di Lucca, assieme alla Fondazione Cassa di Risparmio, di dedicare una statua fuori piazza Anfiteatro all’incontro dei triumviri romani Cesare, Pompeo e Crasso. Non solo perché si tratta quasi di un “falso storico” – sottolinea il consigliere comunale di opposizione Daniele Bianucci – : è da notare infatti che gli accordi tra i tre risalgono al 56 avanti Cristo, mentre l’antico anfiteatro romano sorgerà soltanto circa due secoli dopo. Non solo è alquanto improbabile, quindi, che i tre si siano incontrati proprio in quel punto: secondo alcuni studi, in quel momento in tale zona poteva sorgerci addirittura una cloaca. A lasciare perplessi, però, è soprattutto il fatto che il primo accordo tra l’Amministrazione comunale e il nuovo corso della Fondazione avvenga su un progetto che già in passato era stato accantonato perché considerato poco consono. Davvero, mentre il mondo va a fuoco per i conflitti, si può continuare ad intendere la storia come opera di singoli individui e sequenza di guerre? È davvero questo il segno culturale che questa generazione cittadina vuole lasciare per il nostro futuro?”.
“Chiunque paghi questa opera, si tratta comunque di soldi dei lucchesi, non certo di Pantalone. E, tra l’altro, parliamo di un bel po’ di denari - prosegue Bianucci - Secondo il progetto approvato dalla giunta, vedrà la luce un “patacchio” peso addirittura di più di una tonnellata di marmo e bronzo, corredato da una targa che magnifica niente meno che la capacità dei tre triumviri di spartirsi le cariche e le province e di influenzare il Senato. Il titolo scelto per l’operazione è in effetti altisonante: “Lucca si affaccia alla storia”. E qui qualche domanda parte spontanea“.