Scatta l’ora delle accuse ”Meccanismo da rivedere”

Il consigliere della Lega Baldini muove severe critiche sui criteri di scelta adottati dal ministero e poi punta il dito sulla gestione del maestro Veronesi del comitato per le celebrazione pucciniane.

Scatta l’ora delle accuse ”Meccanismo da rivedere”

Scatta l’ora delle accuse ”Meccanismo da rivedere”

"Se Lucca non è meritevole di rientrare almeno fra le 10 finaliste del concorso per capitale della cultura italiana 2026 - fra l’altro il centenario della prima di Turandot - significa che questo concorso non è minimamente credibile e va subito rifondato, riscritto nelle sue regole".

E’ il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini, a dire senza mezzi termini quello che molti nel centrodestra pensano dopo la clamorosa bocciatura della candidatura della città a Capitale della Cultura 2026. Baldini parla senza mezzi termini di "decisioni assurde" che sono un danno all’immagine dell’Italia e che minano l’attendibilità della competizione, ma ritiene che un peso in tutto questo lo abbia avuto anche il travagliato percorso del Comitato Pucciniano.

"Le disastrose vicende che accompagnano ormai da più di un anno il Comitato per le Celebrazioni Pucciniane – scrive – e che hanno gettato nel ridicolo un’opportunità così straordinaria a causa di una "gestione Veronesi" duramente criticata da tutti hanno probabilmente pesato e condizionato questo risultato". Il consigliere regionale, che è anche responsabile Cultura della Lega in Toscana, difende l’operato del sindaco Pardini che ha compiuto comunque una piccola imprese nel mettere insieme tutto il territorio provinciale.

"Era riuscito a fare una cosa difficilissima – spiega – per la quale in precedenza avevano fallito tutti, cioè aveva presentato un progetto che univa tutte le potenzialità culturali del nostro comprensorio provinciale mettendo insieme anche Viareggio, Pescaglia e l’intero percorso delle vicende pucciniane. Sfido chiunque a vantare una proposta migliore, figuriamoci tante delle realtà ammesse fra le dieci finaliste. E siccome queste considerazioni credo si possano oggettivamente condividere non vorrei che dietro questa umiliazione che Lucca e tutti noi subiamo ingiustamente abbiano prevalso altre dinamiche in virtù delle quali il capoluogo fosse considerato già ampiamente riconosciuto attraverso l’istituzione del Comitato per le Celebrazioni Pucciniane - peraltro dotato di ingentissime risorse economiche fino ad oggi, ahimè, malamente utilizzate - e che di conseguenza sia stato tagliato subito fuori per non essere poi costretti, proprio nel 2024, anno del centenario, a doverne riconoscere l’assoluta e logica supremazia anche su questa partita". Ma stoccate vengono rivolte anche al Pd.

"Ormai la frittata è fatta – conclude – e sbaglia il Pd ad attaccare Mario Pardini e la sua amministrazione perché questa situazione danneggia l’intera comunità lucchese ed è necessario reagire tutti insieme per rivendicarne l’incomprensibilità, evitando il rimpallo politico delle colpe. Mario Pardini ed i Sindaci coinvolti in questa avventura - destra e sinistra che siano - avevano saputo costruire una sinergia che va a loro merito e che rafforzava ulteriormente la proposta, un’esclusione così profondamente ingiusta non può essere certo colpa loro.

Fa sentire la sua voce anche l’altro consigliere regionale del territorio, Vittorio Fantozzi di FdI.

"Gli amici e i colleghi del Pd lucchese – commenta – si dimostrano politicamente gufi di renziana memoria e festeggiamo la sconfitta del capoluogo nella contesa per diventare Capitale italiana della cultura 2026. Lor signori ignorano le dinamiche della assegnazione (pochi anni fa vinse la vicina Pistoia) e la bontà del progetto ma soprattutto, abituati a non prendersi alcuna responsabilità in negativo e in ogni ambito, ignorano lo stile con cui il sindaco Pardini non solo si è intestato la responsabilità dell’esito, ma ha difeso l’impostazione culturale del progetto rilanciandone la volontà di recuperarlo in altre forme. Come deve fare il capo di una comunità responsabile".

F.V.