Sanità malata: attese cure per “118“ e guardia medica

Di Vito (consigliere delegato): “Siamo preoccupati per la riorganizzazione e le ricadute sul nostro territorio: la Conferenza dei sindaci sarà dirimente“

Migration

Una tappa fondamentale, attesa per gli esiti che potrebbero scaturire. E’ quella della prossima Conferenza zonale dei Sindaci della Piana di Lucca che avrà all’ordine del giorno la riorganizzazione del sistema dell’emergenza (118) e della continuità assistenziale (ex-guardia medica) disposta dalla Regione. “C’è la necessità di comprenderne le ricadute sul nostro territorio che è già stato oggetto in passato di riorganizzazioni e messo a dura prova per un insufficiente programmazione dei posti letto “territoriali”, di quelli “ospedalieri” e di un eccessiva riduzione sia dei tempi di ricovero che delle attività ambulatoriali territoriali – dichiara Alessandro Di Vito, consigliere comunale con delega alla sanità – . Una delle preoccupazioni che ci sentiamo di esprimere è quella di eventuali ulteriori sovraccarichi sul Pronto Soccorso che soffre da anni di una serie di criticità ribadite dagli Operatori Sanitari, nel luglio scorso recepite dal Sindaco che se ne ha fatto carico per la sua competenza, ma che a tutt’oggi non hanno avuto risposte concrete“.

“La Conferenza dei Sindaci della Piana è il luogo ideale per un confronto al fine di conoscere prima e valutare poi eventuali criticità della nuova proposta programmatica dalla Regione visto e considerato che l’Azienda sanitaria ha a disposizione 120 giorni di tempo per definire il piano attuativo di questa riorganizzazione – evidenzia Di Vito – . Era il 14 febbraio del 1997 quando la Centrale operativa 118 iniziò la sua attività a Lucca ed era il 19 gennaio 2016 quando si sono chiusi i sipari e la stessa Centrale 118 si è trasferita a Lido di Camaiore all’interno dell’ ospedale Versilia“. “Quello che negli ultimi anni è sfuggito al cittadino, e forse anche alle amministrazioni locali, è che la carenza di Medici ha condotto a sviluppare modelli alternativi che hanno riconosciuto all’Infermiere la sua piena autonomia professionale anche in questo settore delicato della sanità – continua – .

Si ricorda che la nuova programmazione del servizio 118 corre di pari passo con la riforma dell’assistenza territoriale prevista dai decreti ministeriali finalizzati al PNRR. per cui a fianco della riforma del 118 la Regione toscana, con un altra delibera di giunta e in accordo con il PNRR, ha implementato la contemporanea riorganizzazione dell’assistenza territoriale per la continuità assistenziale, prevedendo una serie di azioni tra cui l’istituzione del numero unico 116117 per i bisogni sanitari non urgenti notturni dalle 20 alle 24 e diurni festivi dalle 8 alle 20. Quindi, se si riesce ad attuare la delibera regionale si dovrebbero anche avere due differenti canali di chiamate a disposizione del cittadino; una per le situazioni di emergenza e urgenza veicolate dal 118 e l’altro per le problematiche minori con il numero unico 116117“. Sul tavolo c’è tutto, non resta che attendere gli esiti.