
I lavori sono iniziati nella primavera del 2024 sotto la direzione della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara
La Rocca di Lucchio: una storia inedita scolpita nella pietra. Sono giunti a un punto di svolta gli interventi di recupero della Rocca di Lucchio, nel Comune di Bagni di Lucca: il restauro delle murature e gli scavi archeologici stanno restituendo un volto finora sconosciuto di questa fortezza visibile da chiunque percorra la Strada Statale dell’Abetone e del Brennero. Oggi pomeriggio, dalle 17, ci sarà la presentazione a Lucchio dei lavori con visite guidate agli scavi.
Nel 2018 l’Associazione Lucchio Ambiente, con Primo Motti e Pieregidio Pacini, segnalarono alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara la situazione di forte degrado della Rocca. Da allora il susseguirsi di sopralluoghi e interlocuzioni con il Comune di Bagni di Lucca e con la comunità locale, nonché alcuni sondaggi archeologici esplorativi condotti in collaborazione con l’Università di Pisa nel 2019, hanno portato alla dichiarazione di importante interesse culturale di questo monumento, sfociata in un accordo di collaborazione sottoscritto fra Soprintendenza e Comune di Bagni di Lucca e alla definizione di un articolato progetto di recupero, che ha ottenuto un consistente finanziamento del Ministero della Cultura.
I lavori sono quindi iniziati nella primavera del 2024 sotto la direzione della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, nella persona del Responsabile Unico del Progetto Neva Chiarenza, affiancata dal funzionario archeologo Giorgia Maria Francesca Di Paola, con la direzione lavori dell’architetto Laura Panzani e il coordinamento della sicurezza dell’architetto Marco Tromba. L’incarico è stato affidato all’impresa Formento Restauri, di Finale Ligure, specializzata in Restauro in Quota. A luglio di quest’anno sono ricominciati gli scavi archeologici, preceduti da un’indagine georadar affidata al professor Adriano Ribolini dell’Università di Pisa, che ha permesso di orientare le ricerche. La squadra di archeologi è costituita dalla professoressa Monica Baldassarri dell’Università degli Studi di Milano e dai professionisti archeologi Ottavio Malfitano (coordinatore di cantiere), Letizia Chiti, Silvio Fioravanti, Francesco Pagliani, Marco Serradimigni, affiancati dall’operaio Cristian Grillotti della ditta Celfa srl.
Marco Nicoli