Rischio ‘classi pollaio‘: è allarme Menesini e Cecchetti scrivono a Roma

Le previsioni parlano di aule con 29 alunni alle primarie di Lammari e Pieve San Paolo, elementare e infanzia di Marlia

Rischio ‘classi pollaio‘: è allarme  Menesini e Cecchetti scrivono a Roma

Rischio ‘classi pollaio‘: è allarme Menesini e Cecchetti scrivono a Roma

Classi pollaio in arrivo nel capannorese da settembre. Le previsioni parlano di aule con 29 alunni, rispetto ai 15 o 20, massimo, di adesso. Dove? Alle primarie di Lammari e Pieve San Paolo, elementare e infanzia di Marlia. Perché? A causa degli accorpamenti. Partono all’attacco sia il sindaco, Luca Menesini, sia l’assessore alla Scuola, Francesco Cecchetti, che scriveranno al Ministro competente e alla Presidenza del Consiglio.

"Il Ministero fermi questo scempio - dichiarano - che rischia di arrivare a settembre anche in alcune scuole del nostro territorio. Quando si tratta di bambini non si può procedere con il righello in mano come si sta facendo a Roma. Ci vuole flessibilità e sensibilità, soprattutto per garantire a tutti i piccoli quel diritto allo studio di cui parla la Costituzione. Anche in passato c’è stato questo timore - proseguono Menesini e Cecchetti - , ma abbiamo sempre ottenuto la deroga. La scuola è un luogo fondamentale per la crescita dei nostri figli e non può seguire logiche come queste. Noi Comuni abbiamo dimostrato ai governanti della capitale di saper trovare soluzioni in tempi celeri durante il Covid e ogni anno al suono della prima campanella. Oggi, sulla questione del numero di alunni in classe, tocca a loro dimostrare di comprendere la nostra voce e che con 29 alunni non si garantisce a tutti gli studenti lo stesso accesso all’apprendimento, che invece va assolutamente assicurato".

"Alla primarie di Lammari e di Pieve San Paolo, addirittura, si vorrebbero accorpare delle classi già in essere, mai visto prima. I nostri dirigenti, gli insegnanti e tutto il personale, generano una qualità alta della didattica. Classi di 29 non permetterebbero di mantenerla e vorrebbe dire compiere una scelta a svantaggio dei bambini. A Capannori, inoltre - concludono Menesini e Cecchetti - , da anni stiamo portando avanti il Patto per la scuola, che la rende una componente attiva della società insieme al Comune e alle tante associazioni del territorio. Un valore in più, che dà ai ragazzi e alle ragazze più opportunità di conoscere, comprendere, imparare. La scuola è disciplina e creatività allo stesso tempo, ed è importante che tale rimanga perché forma gli alunni non solo professionalmente, ma anche dal punto di vista sociale ed umano. Sciupare tutto questo sarebbe una scelta gravissima, che ci auguriamo il Governo non compia. Chiediamo anche alla Regione Toscana di unirsi al nostro appello".

Massimo Stefanini