Rifiuti, arrivano i nuovi calendari per la raccolta

Dal prossimo anno diminuisce la cadenza del ritiro plastica e ci sarà la possibilità di esporre fuori di casa gli indumenti vecchi

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Non poche novità in vista per i capannoresi in merito alla raccolta rifiuti porta a porta. Dal nuovo anno diminuisce la cadenza del ritiro della plastica e dell’organico (per chi fa il compostaggio) e si potrà esporre fuori di casa anche gli indumenti vecchi. Si parte da una nuova suddivisione del territorio in sei differenti zone, invece che due, come è stato fino ad ora: da Pieve S.Paolo lungo tutta la via di Tiglio con le frazioni del Compitese sarà la zona 1; l’area sudovest del comune sarà la zona 2; la zona 3 conterrà le frazioni di Marlia e Matraia; la zona 4 sarà l’area centrale di Capannori; Lammari e Segromigno compongono la zona 5 e le Colline a nord con tutta la parte nordest saranno la zona 6. Ciascuna zona sarà suddivisa in vari giri di raccolta e le abitazioni più difficilmente raggiungibili con mezzi di dimensioni maggiori, riceveranno un calendario personalizzato e saranno servite da mezzi più piccoli.

"Il 2023 sarà un anno importante per il miglioramento e il potenziamento della raccolta differenziata - afferma l’assessore all’Ambiente, Giordano Del Chiaro - , con l’introduzione di significative novità: la raccolta porta a porta del tessile, nuove regole sul conferimento dell’organico per chi pratica il compostaggio domestico e la diminuzione della frequenza del ritiro del multimateriale per abbattere l’uso della plastica. Compiremo un ulteriore passo verso il traguardo Rifiuti Zero".

Si sperimenta quindi la raccolta degli scarti tessili, ogni 2 mesi, in sacchi trasparenti, da chiedere all’operatore dove mettere indumenti, scarpe, borse, coperte, cuscini, lenzuola e tovaglie. La raccolta del multimateriale passa da una volta a settimana a una volta ogni 15 giorni e si dimezza il numero di conferimenti dell’organico: per chi pratica il compostaggio o il lombricompostaggio domestico dovrà essere utilizzato un bidoncino con codice a barre, che potrà essere esposto solo una volta a settimana (52 volte l’anno). A chi pratica il compostaggio domestico viene garantito il 30% di sconto sulla parte variabile della tariffa per chi non ha in dotazione il bidone del verde. Sempre per chi pratica il compostaggio domestico viene garantito uno sconto del 10% se l’utenza ha attivo il ritiro degli sfalci (senza costi aggiuntivi). Senza il compostaggio, invece il ritiro degli sfalci costerà 35 euro l’anno (in bolletta). Inoltre, la frequenza di ritiro del multimateriale passerà da settimanale a bisettimanale, ovvero ogni 15 giorni, ma senza limiti di quantità.

"Sulla base delle sei zone in cui è stato suddiviso il territorio - aggiunge il presidente di Ascit, Ugo Salvoni - , abbiamo l’obiettivo di sperimentare nel 2023 mezzi a trazione elettrica per rendere il servizio ancora più sostenibile dal punto di vista ambientale".