
Recinzione anti-lupo Che non fa male al lupo
E’ un esperimento, che se avrà successo diventerà lo strumento per coniugare la difesa del gregge e la tutela del lupo. Tutto ciò dopo diversi attacchi, anche fatali di questi animali alle pecore degli allevatori del Compitese, avvicinandosi anche alle abitazioni degli... umani.
Si tratta di una recinzione particolare creata grazie alla tenacia e sensibilità di un pastore di Capannori, Sauro Giorgi, di Castelvecchio di Compito. Giorgi, titolare di un’azienda agricola, a fronte di alcuni episodi di predazione che stavano mettendo in difficoltà la sua attività, si è messo a cercare soluzioni fattive al problema, senza alimentare odio verso questa specie. Contestualmente, l’Associazione WWF Alta Toscana, che gestisce la vicina oasi bosco del Bottaccio, ha offerto il proprio supporto allo storico vicino di campo. Insieme, WWF e Giorgi, si sono rivolti al Comune di Capannori, che li ha sostenuti con convinzione, supportandoli anche in tutte le procedure burocratiche. All’inaugurazione del recinto anti-lupo, oltre alla famiglia Giorgi, erano presenti l’assessore alla Tutela degli animali Giordano Del Chiaro, Letizia Andreini presidente WWF Alta Toscana Odv, Samantha Benucci responsabile Oasi WWF Bosco Bottaccio e Progetto Lupo, Caterina Giovannetti biologa WWF Italia.
Nel dettaglio, è una recinzione realizzata con materiale particolarmente resistente, molto alta e agli angoli rivolta verso l’esterno per impedire al lupo di entrare, interrata per oltre un metro di profondità, in modo che il lupo non possa accedere nemmeno scavando.
Ma. Ste.