
Il nuovo ponte sul Serchio
Come si chiamerà il nuovo ponte sul Serchio? La Provincia alcuni giorni fa ha lanciato il contest per le scuole superiori per ricevere utili spunti. Simonetta Simonetti, presidente dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà e Andrea Giannasi direttore del Centro Studi di Storia Contemporanea “Carlo Gabrielli Rosi”, hanno un suggerimento per gli studenti.
“Dare un nome ad un ponte è un compito di grande responsabilità proprio per il suo significato e chi meglio di una donna quale è stata come insegnante, educatrice, aperta al sociale e attenta all’altro potrebbe regalare il suo: Amalia Bertolucci Del Fiorentino – è il suggerimento di Giannasi e Simonetti – . Amalia un’insegnante, un’educatrice, un’anima sensibile e aperta verso le problematiche sociali che la comunità e la scuola dovevano affrontare giorno per giorno. Una donna concreta, intuitiva e pratica nell’agire, consapevole di quanto il suo ruolo fosse estremamente delicato e colmo di responsabilità. È stata realmente capace di creare “ponti”, di favorire crescite individuali, di donare speranze e consapevolezze. Un ponte con il suo nome è veramente la scelta ideale per una donna che si è sempre spesa, confrontata, messa in discussione e aperta verso il mondo che la circondava.
“Da insegnante – dichiara Simonetta Simonetti - mi sento molto vicina a lei che, come me, ha sentito il peso di una professione estremamente delicata ma, senza indugi, l’ha portata avanti con tutta quella sensibilità e competenza necessaria a creare “ponti” che facilitassero l’incontro, lo scambio, la conoscenza della diversità, perché tutti siamo unici e tutti siamo diversi”. “Dedicare il ponte ad una donna – ha ricordato Andrea Giannasi – è in questo momento segno di attenzione, rispetto, valore. Farlo nel nome di Amalia Bertolucci Del Fiorentino significa ricordarsi del peso che ogni giorno le donne sanno portare sulle proprie spalle”.