
Una pattuglia della Polizia municipale durante i controlli attuati nel centro storico (foto Alcide)
Dopo un mese di sperimentazione, ecco le prime multe per i "buttadentro", ovvero quei dipendenti di locali pubblici che cercano, spingendosi sino in mezzo alla strada, di convincere in qualche modo i passanti a entrare all’interno delle attività. E’ accaduto nelle scorse sere in particolare nella zona dell’Anfiteatro, quella per eccellenza dove si verificano fenomeni simili, dove gli agenti della Polizia Municipale hanno sanzionato per una somma tra 100 e 300 euro alcuni ristoratori proprio per questa condotta (ormai vietata) attuata da un suo dipendente. In caso di seconda violazione, scatterà la sospensione del suolo pubblico per 90 giorni.
Sono le prime multe per una condotta che per anni ha tenuto banco, prima di tutto per le modalità insistenti con cui vengono attirati i clienti e che avvicinano Lucca alle località più inflazionate dal turismo di massa. Nonostante il dibattito, solo di recente una misura concreta ha trovato la sua formalizzazione.
Il 9 luglio scorso, come si ricorderà, il Comune di Lucca aveva infatti adottato un’ordinanza con effetto immediato che vietava la promozione tramite i cosiddetti "buttadentro" di attività ristorative su aree pubbliche e su suolo pubblico in concessione all’esterno di bar, ristoranti, pizzerie e simili. Una misura mirata a proteggere il decoro, la vivibilità urbana e a garantire una fruizione serena, libera e autonoma del centro storico, saldamente ancorato al suo patrimonio archeologico, artistico e culturale. L’ordinanza, applicata dalla Polizia Municipale e dalle altre forze dell’ordine, prevede sanzioni pecuniarie (da 100 e sino a 300 euro) e, per i recidivi, la decadenza della concessione di suolo pubblico e la sospensione fino a tre giorni dell’attività e la sua sola pubblicizzazione aveva comunque ridotto il fenomeno.
Nelle ultime settimane, infatti, il numero dei "buttadentro" sembrava essersi ridotto. "Lucca è una città dalla forte identità storica, artistica e turistica, e deve essere vissuta con rispetto e stile – avevano dichiarato un mese fa il sindaco Mario Pardini e l’assessore al Commercio e Decoro urbano Paola Granucci, che aveva seguito l’iter insieme all’assessore al turismo Remo Santini -. La nostra ordinanza non limita l’attività commerciale, ma tutela la bellezza urbana e salvaguarda l’esperienza autentica di cittadini e visitatori. Ribadiamo che promuovere i propri servizi è legittimo, ma farlo con modi invasivi, insistenti o scorretti non è compatibile con l’immagine che vogliamo preservare per la nostra città. Auspichiamo quindi un centro storico sempre più ordinato, elegante e coerente con la vocazione culturale di Lucca, che garantisca a chi visita o vive la città libertà di scelta senza pressioni indesiderate. Questo provvedimento, sostenuto da sanzioni, decadenza delle concessioni e sospensioni in caso di recidiva, rafforza il nostro impegno verso un’accoglienza di qualità e un decoro urbano autentico".
Fabrizio Vincenti