Emozione palpabile e grande entusiasmo per quella che, di fatto, è stata la prima opera lirica – la “Tosca“ – messa in scena da quando il teatro cittadino porta anche il nome di Giacomo Puccini. E il primo a spendere parole di elogio è lo stesso amministratore unico del teatro, Giorgio Angelo Lazzarini: "Quello che abbiamo tutti insieme visto e ascoltato è qualcosa di grandioso, permettetemelo - scrive su Facebook - . Non solo la messa in scena di una Tosca stupenda, di un livello artistico e qualitativo degno dei più importanti teatri italiani, non solo un lavoro di squadra di tutti i lavoratori del teatro che hanno dato il massimo affinché tutto fosse perfetto, una collaborazione speciale con Noi Tv affinché il più gran numero di spettatori potesse vedere la Tosca del centenario (sono andato durante la rappresentazione al cinema Astra e vi assicuro che la visione e l’ascolto erano bellissimi. Ricordo che Tosca andrà in onda martedì sera e la domenica successiva nel pomeriggio), ma anche una vera riconciliazione tra Lucca, i Lucchesi e il loro Teatro (peraltro però era presente tanto pubblico straniero)".
E oltre all’entusiasmo per l’opera lirica in questione, non è mancato però sempre venerdì sera, un flash mob dei lavoratori del Giglio. "Prima dell’inizio dell’attesa opera lirica per la quale i dipendenti del Teatro hanno, come sempre, lavorato a lungo con passione e competenza - è la premessa - , gli stessi hanno voluto fare una prima azione sindacale come rimostranza per una situazione lavorativa che attende risposte da anni. Questo il testo del comunicato (a firma Rsu del Giglio, Slc Cgil – Usb, lavoratori e lavoratrici) diffuso in piazza al pubblico in arrivo, tra cui lo stesso sindaco, Mario Pardini. “Dietro spettacoli come quello di questa sera - è il testo del comunicato - , c’è un’organizzazione del lavoro precaria e non sostenibile. Da anni, per una chiara volontà che capiamo essere anche politica, si è scelto di lasciare la struttura sguarnita della necessaria figura di un Direttore Generale in pianta stabile e a tempo pieno che sappia supportare adeguatamente tutti i settori nella gestione quotidiana delle attività ordinarie, legate alla programmazione e alla realizzazione del calendario delle rappresentazioni, e a quelle straordinarie, sempre più numerose, disparate e diversificate, che vedono il personale impegnato anche nella gestione di spazi diversi da quello del Teatro e nella realizzazione di eventi di rappresentanza. Personale che abbiamo più volte sottolineato essere carente, per sostenere adeguatamente i volumi di lavoro notevolmente incrementati, ed è per questo che è stato chiesto il rafforzamento dell’organico, attraverso la stabilizzazione di posizioni lavorative necessarie ricoperte ormai da anni con contratti precari e forme improprie. Il Teatro e l’amministrazione conoscono benissimo questa situazione“".
"Nonostante il discredito generale che, per anni, è stato riversato sulla struttura e sui dipendenti che ne fanno parte - aggiunge la nota -, la competenza e la professionalità che sanno garantire i lavoratori e le lavoratrici del Teatro sono considerate una garanzia sulla quale si può fare affidamento “comunque” e “nonostante” tutti i problemi noti". "I ringraziamenti per un lavoro ben fatto fanno piacere - conclude - , ma vogliamo anche le risposte adeguate nell’interesse del futuro di questa azienda teatrale".
C.C.