«Il prete mi ha negato la comunione». Scoppia una bufera dopo la messa

Morgan Ciabattari accusa don Rossi, ma lui smentisce: «Non è vero»

MORGAN_WEB

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Lucca, 12 novembre 2018 - In paese non si parla d’altro. La voce passa di bocca in bocca e non fa altro che alimentare il caso. Non trova pace San Martino in Freddana, in questi ultimi giorni una vera pentola a pressione. La trama è articolata e complessa: dopo l’intitolazione della piazza della chiesa all’Ordine costantiniano di San Giorgio - caldeggiata da don Rodolfo Rossi e contestatissima da una fetta consistente della comunità - sabato Morgan Ciabattari si presenta alla messa serale. Morgan è tra i ‘ribelli’ che si sono opposti all’intitolazione che tanto ha fatto discutere. Chiama la nostra redazione in lacrime. E racconta la sua versione dei fatti: «Il parroco si è rifiutato di darmi la comunione», dice con la voce tremolante. «Suonava come un ‘Vade retro Satana’. Al che uno dei Cavalieri mi ha scortato fuori dalla chiesa. C’erano almeno novanta fedeli in chiesa, che possono confermare la mia versione. Mi sono sentita umiliata».

Ma  don Rossi smentisce categoricamente. «Morgan chi? Non è assolutamente vero. Ci sono tante persone strane in giro... Sarà stato un malinteso». Quello che appare sicuro: la donna, 46 anni, non ha ricevuto la comunione. Tra i due, inoltre, ci sono antiche ruggini. Riaffiorate di colpo. Fino a esplodere. Qualche mese fa, infatti, Morgan è stata sfrattata da uno dei locali della parrocchia dove abitava in affitto. In paese è un personaggio molto conosciuto. Nata ermafrodita, nel 1997 aveva scelto con la chirurgia il sesso femminile. A quel punto, da cattolica praticante, voleva sposarsi. Ma nel 2009 la chiesa glielo impedì. La vicenda fece scalpore e finì anche in televisione, al Maurizio Costanzo Show. A meno di dieci anni di distanza, adesso si è sollevato un altro polverone. Tutto un malinteso? Chissà. Intanto la vicenda potrebbe spostarsi in tribunale. «Mi rivolgerò al mio avvocato», fa sapere la donna. «Sono stata sbattuta fuori dalla chiesa e ora voglio denunciare il parroco».

Alessandro Pistolesi