FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Ponte di Sant’Ansano. I dubbi delle opposizioni sui 2 milioni mai spesi

Fratelli d’Italia e Difendere Lucca mettono nel mirino la provincia che non avrebbe utilizzato le somme per i lavori di messa in sicurezza.

I soldi per il ponte di Sant’Ansano non sarebbero stati spesi

I soldi per il ponte di Sant’Ansano non sarebbero stati spesi

"Perché i due milioni di euro inseriti dalla Provincia nel 2020 nel piano triennale per il Ponte di S.Ansano a Ponte a Moriano non sono stati utilizzati? Forse non è piaciuto l’esito elettorale del Comune di Lucca?": se lo chiedono in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Vittorio Fantozzi e Riccardo Giannoni, presidente provinciale del partito e all’epoca consigliere provinciale. La vicenda del rischio di crollo del ponte non convince, a maggior ragione dopo che è stato reso noto che i soldi per la sua manutenzione sarebbero stati impiegati altrove.

"Dopo il crollo del Ponte di Albiano Magra – si legge nella nota – è stata avviata una profonda azione di controllo in tutti i ponti della Toscana e d’Italia, fino a che, nel luglio 2022, sono state emanate le "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti". Nonostante questa situazione e qualche avvisaglia già evidente da anni, la Provincia di Lucca ha classificato come ‘medio‘ il rischio per il Ponte di S.Ansano che invece, come vediamo oggi, non era certo da sottovalutare. Allora, perché quei soldi sono rimasti una sterile indicazione su quel libro dei sogni che spesso è, specialmente per certe amministrazioni pubbliche, il piano triennale delle opere pubbliche? Oltretutto la Provincia di Lucca aveva inserito questi due milioni già nel piano triennale precedente, quello 2020-2023. A volere essere maliziosi, dopo la redazione del piano triennale delle opere pubbliche, qualcosa era cambiato, ma non vogliamo arrivare a pensare che l’intervento sia stato cassato per quel motivo, cioè per le elezioni comunali di Lucca".

La gestione della sicurezza del ponte non convince nemmeno Difendere Lucca che sottolinea come la struttura sia stata classificata a rischio medio da anni e preannunciando un accesso agli atti per capire quali siano stati gli effettivi controlli effettuati.

"Nel 2019 e nel 2021 – si legge nella nota – tecnici incaricati dalla Provincia hanno classificato il ponte a rischio ‘medio’: a seguito di questi accertamenti nel 2023 vennero stanziati 2 milioni di euro, che però la Provincia ha poi destinato ad altre, non meglio precisate, opere ritenute di maggior importanza. Nonostante questo la Provincia si è ‘accorta’ dello stato del ponte solo grazie al calare del livello dell’acqua del fiume, che ha rivelato la reale degradazione dei piloni. Difendere Lucca si chiede se la sorveglianza di un ponte considerato a rischio possa passare attraverso eventi fortuiti come una ‘secca’. La struttura del ponte continua tutt’oggi a sprofondare nel terreno, anche in mancanza di traffico veicolare: ciò indicherebbe una situazione ben più grave di quella prospettata fino a questo momento".

Difendere Lucca richiederà tramite il consigliere provinciale Mara Nicodemo un accesso agli atti sia per fare chiarezza su tutti gli interventi che hanno interessato il Ponte.