
Un doppio sos arrivato ieri dalla squadra dello Skating Club Lucca e dal comitato direttivo del Lucca Roller Club. Entrambe senza una sede dove potersi allenare dopo che la pista del Brennero è stata dichiarata off-limits. "Purtroppo la struttura comunale, la pista di pattinaggio dell’ex Ostello sulla via del Brennero, non regge il passo con i tempi -scrivono i genitori degli atleti - e la copertura vecchia ormai di 40 anni aveva bisogno di ristrutturazione. La decisione dell’amministrazione è stata di dichiarare la pista inagibile con la promessa di ripristinare, in tempi brevi una nuova copertura".
Il tetto, da tempo, faceva acqua nel vero senso. Gli atleti erano costretti a pericolosi slalom tra le pozzanghere in pista, una situazione che da tempo avrebbe avuto bisogno di un intervento. Il risultato è che oggi la pista è off limits, in attesa di lavori, e la squadra senza un impianto dove allenarsi. "Il pattinaggio artistico a rotelle è uno sport completo, elegante e appassionante. A Lucca è una realtà in forte crescita. Infatti lo Skating Club Lucca - spiegano le famiglie - ha iniziato la propria attività 6 anni fa e da allora l’allenatrice Patrizia Meglio, con il suo staff, organizza corsi per bambini di tutte le età. I protocolli anti Covid impongono regole e limiti all’utilizzo degli spazi e alle persone da coinvolgere, ma a peggiorare la situazione c’è stata la chiusura inaspettata della pista".
E così, per ora, i genitori hanno visto sfumare il sogno di una ’casa’ per le rotelle delle 64 atlete della società. Lo stesso appello, stavolta indirizzato direttamente all’assessore allo Sport, Stefano Ragghianti, arriva da Francesco Cosentino, per conto del comitato direttivo dell’Asd Roller Club.
"Cento famiglie - scrive - che, in silenzio hanno dato priorità alla cura di uno sport di aggregazione, oggi si trovano a chiedere ospitalità ai Comuni vicini per far allenare i loro ragazzi, che con il loro sport, aiutati da allenatori responsabili hanno portato il nome di Lucca in giro per l’Italia, per l’Europa, per il mondo. Assessore - prosegue l’appello - lei ha fatto bene a chiudere la pista di pattinaggio, era effettivamente una topaia, ma deve anche dare in cambio un ambiente idoneo per questi ragazzi. Noi abbiamo telefonato, chiesto, anche pregato, con gentilezza, ma a nulla è servito. Lo scorso anno, avevate promesso un’imminente ristrutturazione, ma niente, ci avete abbindolato con promesse. Abbiamo bisogno di una struttura chiusa che ci permetta di allenare i ragazzi dalle 15 alle 22 tutti i giorni. E’ nostro diritto, ma è soprattutto un diritto dei ragazzi che credono e si impegnano in questo sport".