
La piscina del palasport chiusa da anni nonostante i soldi spesi (Alcide)
Lucca, 23 luglio 2025 – Se da un lato continua il braccio di ferro tra Circolo Nuoto Lucca e Comune, dall’altro sorprendentemente svanisce l’oggetto del contendere: la piscina del Palazzetto per ora non s’ha da fare. A quanto pare, con una semplice delibera di giunta risalente allo scorso 5 giugno, l’amministrazione comunale ha confermato la scelta di procedere al rifacimento dell’attuale Palazzetto dello Sport al fine di “di dotare la città di Lucca di un impianto sportivo polifunzionale, ma senza impianto natatorio”. Dunque nessun riavvio per la piscina comunale esistente, nessuna previsione nel progetto del futuro Palasport.
“Abbiamo impugnato la revoca della gestione, depositando l’atto il 16 luglio e stiamo valutando l’intervento del nucleo di valutazione degli atti amministrativi, l’organo esterno che esiste e che scandaglia l’azione dei dirigenti comunali – è il grido di battaglia di Pietro Casali, presidente del Circolo Nuoto Lucca, società che aveva in gestione l’impianto fino alla chiusura – . Chiediamo una verifica del bando del Palasport e successiva revoca, perchè non vi siano errori e omissioni che potrebbero aver danneggiato il Circolo Nuoto Lucca ma anche ogni singolo cittadino lucchese“.
A questo proposito Casali – che ha invocato anche l’invio di un commissario ad acta e che attende la sentenza per settembre-ottobre – cita un esempio concreto. “Solo due anni fa, nel 2023, il Comune ha speso 524mila euro per il restyling di piscina e spogliatoi. E dopo quella spesa la piscina del Palazzetto non è mai stata riaperta nè utilizzata. Soldi dei cittadini lucchesi tirati al vento – sottolinea Casali -. In più oggi si viene a sapere che la piscina nel nuovo Palazzetto non è più nei progetti del Comune e questo detto così, senza neanche passare dal consiglio comunale. Si priva un capoluogo dell’unico impianto natatorio comunale finora esistente. Con quale criterio vengono prese certe decisioni qualcuno poi me lo spiegherà“.
Casali è sempre dell’idea che la piscina del Palazzetto può essere riaperta e tornare a funzionare in un tempo ragionevole. “Il cronoprogramma dei lavori del Comune è largamente in ritardo – dice –. La demolizione del Palazzetto a settembre 2026 è pura utopia considerando che la progettazione è a livello preliminare. Senza considerare poi che se vogliono portare a buon fine quel progetto il regolamento urbanistico deve essere modificato perchè va in eccesso di volume e la variante dovrà essere approvata a Firenze“.
Per il referente del Circolo Nuoto Lucca per andare avanti conviene fare un passo indietro. “Il nuovo Palazzetto arriverà chissà quando. Di sicuro c’era e c’è tutto il tempo di far ripartire la piscina esistente. Basta fare una prova mettendo in pressione l’acqua nei tubi per verificare che sia tutto a posto. Roba di qualche giorno, qualche settimana e l’impianto può tranquillamente ritornare in funzione.“ “Il punto è – rincara la dose – che finora l’amministrazione ha giocato a nascondino con il Cnl e con i cittadini lucchesi. E’ il momento di finirla“. D’altra parte l’appello al privato – attraverso la “chiamata“ del project financing – è stato, si può ben dire, un buco nell’acqua. “Nessun imprenditore si è fatto avanti, nessuno è interessato. A questo punto se il giudice accoglierà le nostre motivazioni come mi auguro, torneremo a gestire la piscina del Palazzetto o valuteremo un’eventuale richiesta di risarcimento danni che l’amministrazione comunale non ci ha mai sottoposto“.
Laura Sartini