
Anche nel corso della giorntata di ieri, sull’Aerea S1 interessata dal Serchio e afferente alle zone della Garfagnana e della Lima, i codici di allerta si sono mantenuti arancione per il rischio idrogeologico, verde per quello idraulico e giallo per i temporali. Fotografia identica, anche per la zona di Lucca, mentre nell’area Serchio Costa il codice giallo ha interessato temporali, vento e mareggiate. Una situazione che ancora preoccupa, anche se nelle prossime ore, almeno in Lucchesia, il meteo dovrebbe concedere una tregua.
Ed è attiva più che mai, l’articolata macchina dei sistemi che mantengono sotto osservazione il livello dei bacini dell’Arno e del Serchio. A preoccupare per la particolare violenza dei fenomeni avversi, come abbiamo già scritto, è il reticolo minore, più vulnerabile. La provincia di Lucca, vede interessate 5 delle 26 zone di allerta dell’intera Regione Toscana, secondo l’ormai consolidata tabella dei rischi che ne rileva la pericolosità o meno attraverso i classici colori verde, giallo, arancione e rosso.
Ma alla luce degli ultimi eventi, a partire da quelli catastrofici che hanno colpito la piana fiorentina e pistoiese, fino ad arrivare alla lucchesia che ha contato, comunque, danni anche se in tono minore, probabilmente qualcosa deve cambiare.
Diversi Comuni, enti di prossimità che devono decidere di aprire immediatamente e con provvedimento formale i Coc – i Centri operativi comunali – avrebbero bisogno che il sistema fosse concepito attraverso un vero e proprio gruppo operativo composto da esperti coordinati tra loro: il riferimento diffuso è quello di individuare la figura del disaster manager.
In Lucchesia vi sono Comuni che hanno fragilità strettamente connesse alla natura del territorio: la Piana è indubbiamente più vulnerabile anche alla luce della forte antropizzazione avvenuta negli ultimi anni.
Si parla diffusamente di un coordinamento di protezione civile e di intervento e pianificazione che esca dai confini strettamente amministrativi, interfacciandosi con le esigenze secondo le peculiarità del territorio: che non saranno le stesse per Altopascio, Lucca o Pescaglia. La parola d’ordine rimane comunque quella della prevenzione e della manutenzione ordinaria dell’intero territorio.
Maurizio Guccione