
Piano operativo: "Obiettivo, approvazione entro il 17 dicembre". Il sindaco traccia la rotta
"L’obiettivo è arrivare all’approvazione del Piano operativo entro il prossimo 17 dicembre": parola di sindaco. Mario Pardini, intervenendo ai lavori della commissione consiliare Urbanistica ha ribadito le linee guida per la redazione delle controdeduzioni alle osservazioni al Piano operativo e l’intenzione dell’amministrazione comunale di arrivare a l’approvazione dello stesso entro l’anno. "Credo ci sia tutto il tempo perché le controdeduzioni siano realizzate non in fretta e furia come qualcuno dice – ha spiegato Pardini – le linee guida che ci siamo dati, e ringrazio per queste Elvio Cecchini, prevedono alcune modifiche così come sempre detto, ma tutte avevano una finalità: nessuna di esse implica la riadozione del Piano. Vogliamo arrivare con un Piano più conforme possibile per non dover poi tornare indietro".
"Gli uffici, lo sottolineo – ha affermato il sindaco – hanno fatto un grandissimo lavoro, considerando che sono arrivate 891 osservazioni, spesso con più punti. Le audizioni con gli ordini professionali sono state importanti, ma anche a loro abbiamo ribadito che nessuna osservazione che implichi la riadozione del Piano e nessuna osservazione che impatti nella conferenza paesaggistica. Per approvarlo il prima possibile, niente che può andare in contrasto può essere accolto con il rischio di perdere tempo. Tante volte abbiamo sentito parlare di semplificazione, va intesa nel senso di rendere il piano più facilmente utilizzabile. Ora entriamo nella parte operativa e auspico il buonsenso di tutti nell’interesse della città".
Un quarto delle osservazioni arrivate riguardano le norme tecniche di attuazione, il 15% le modifiche di zonizzazione 1 e altrettante arrivano dagli enti pubblici o dagli ordini professionali. Un altro 14% riguarda invece le schede norma. Circa l’8% investono invece la classificazione del patrimonio edilizio esistente e altrettante alla modifica della zonizzazione 2. Il resto, sono nuove edificazioni, correzioni errori materiali, quadro conoscitivo e geologico.
L’opposizione parla di fallimento del tentativo di far saltare il Piano operativo (concepito dalla giunta Tambellini) così come promesso in campagna elettorale, ma concorda sul fatto che si arrivi il prima possibile alla sua approvazione senza ostruzionismo, ma anche senza fare forzature in sede di modalità di approvazione: tutte le osservazioni dovranno essere esaminate, a costo di convocare ogni giorno la commissione.
"Il dato politico che emerge è che è stata fatta una sostanziale marcia indietro rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale ai vari portatori di interessi – ha sottolineato Francesco Raspini del Pd – il Piano adottato dall’amministrazione Tambellini è sostanzialmente la solita. Ed è in contraddizione politica con quanto dichiarato dal sindaco alle categorie che aveva promesso la riadozione del Piano. Uno dei motivi per cui c’è voluto così tanto tempo è che si è provata la strada della riadozione senza successo e per questo tentativo si sono fatti saltare due dirigenti: questa amministrazione ci ha messo un po’ a mettersi sul binario giusto. E poi manca ancora l’assessore di riferimento, perché la giunta è stata fatta con il bilancino e il sindaco da ottobre tiene la delega come aveva fatto per altre deleghe anche Tambellini, sbagliando. Il consigliere delegato ha poi scoperto che non poteva portare avanti le battaglie che faceva dall’opposizione. Se l’amministrazione Pardini ha messo tanto tempo a arrivare sino qui, non si può pensare di non valutare osservazione per osservazione in commissione e consiglio".
Fabrizio Vincenti