"Il tasso occupazionale femminile è ancora preoccupantemente basso, tanto da venire individuato a livello europeo, come uno dei fattori a causa dei quali l’economia italiana ha difficoltà a decollare. Ovviamente, non è il solo fattore, ma è uno dei più rilevanti. D’altronde, va anche
rilevato il fatto che i lavori che vedono le donne protagoniste, statisticamente, sono di livello
mediamente basso sia come tipologia, sia come retribuzione, in linea di massima più bassa
rispetto a quella riservata ai colleghi maschi".
A dirlo è la presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lucca, dottoressa Piera Banti che sottolinea: "Creare i presupposti per riempire il divario tra lavoro maschile e femminile è basilare per riuscire a realizzare un sostanziale cambiamento nella stessa società. E’ questa una delle strade da percorrere per contrastare tutti i fenomeni che contrappongono uomini e donne, a partire dalla violenza di genere". I dati, del resto, parlano chiaro: l’Italia, nel corso dell’ultimo anno, secondo i dati del Global Gender Gap è scivolata verso il basso di 13 posizioni, da 63esimo a 79esimo posto.
Il Report Divari di Genere della Regione Toscana più recente, che confronta i dati nazionali e regionali con quelli internazionali è del 2021 e vede la media europea dei tassi di attività delle donne in età compresa tra i 20 e i 64 anni, attestartsi al 73%, mentre, nello stesso periodo di riferimento e la Toscana, in linea con le regioni del centro-nord, si avvicina al dato europeo, pur non raggiungendolo. La Commissione Pari Opportunità della Provincia vede l’adesione dei Comuni di Altopascio; Barga; Borgo a Mozzano; Capannori; Castelnuovo di Garfagnana; Massarosa; Porcari; Pieve Fosciana; Viareggio; e degli Ordini provinciali degli Architetti; Avvocati; Commercialisti; Consulenti del lavoro; Farmacisti; Ingegnieri; Medici. A inizio anno, entrerà anche il Comune di Camaiore.
"E’ fondamentale fare rete tra tutti gli enti e i rappresentanti del mondo del lavoro - conclude la dottoressa Banti - poiché in questo modo possiamo incidere in modo forte e mettere in atto delle politiche che possano cambiare il contesto generale, arrivando a dare un senso concreto alla parola ‘parità’.‘parità’. Questo è il motivo per il quale ritengo importante che vi sia una sempre maggiore adesione da parte delle amministrazioni comunali e non solo. L’invito è di aderire alla Commissione, in modo da poter cambiare una situazione che, attualmente, vede le donne fortemente svantaggiate".