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Lucca, chi sono i tre nuovi sacerdoti. In mille alla cerimonia celebrata in cattedrale

Monsignor Giulietti: “Abbiamo bisogno di preti che sappiano aprire le comunità all’esterno“. Lo Sri Lanka nega alla famiglia di Antony il permesso di venire a Lucca per l’evento. Duro il vescovo: “Mi vergogno...“

Lucca, chi sono i tre nuovi sacerdoti. In mille alla cerimonia celebrata in cattedrale

Lucca, 16 giugno 2025 – Angelo Ferrera, originario di Gela in Sicilia, e Antony Shehan, originario dello Sri Lanka, da ieri sono preti della diocesi di Lucca. Sono stati ordinati, in cattedrale, assieme al religioso fra’ Martino Chiaramonte, originario della parrocchia lucchese di Sant’Anna, durante la messa presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti e concelebrata da 80 sacerdoti.

La cattedrale era gremita, oltre mille persone presenti, per i tanti fedeli che provenivano dall’area pastorale della Valle del Serchio, per il programmato pellegrinaggio giubilare che ha coinciso con questa importante celebrazione. Erano presenti in particolare dalle comunità parrocchiali “Garfagnana Ovest” e quella “Capannori Centro”, dove come diaconi sono già presenti rispettivamente Angelo Ferrera e Antony Shehan e dove al momento resteranno, da preti novelli. Numerosa anche la rappresentanza dei frati minori francescani proveniente da tutta la Toscana.

DA SINISTRA P. LIVIO CRISCI PROVINCIALE DEI FRATI MINORI FRA MAR
DA SINISTRA P. LIVIO CRISCI PROVINCIALE DEI FRATI MINORI FRA MAR

“Abbiamo bisogno di preti che sappiano aprire le comunità all’esterno” ha detto nell’omelia Giulietti, riferendosi “a quella chiesa in uscita che Papa Francesco ci consegna come una delle sue eredità principali e sempre da realizzare. Non una chiesa timida, chiusa nelle proprie sagrestie, nei propri problemi. Ma una chiesa attenta a ciò che accade intorno a sé, ai piccoli, ai poveri agli ultimi ma anche a ciò che accade ai giovani, alle famiglie e ai lavoratori”.

Concludendo l’omelia, rivolgendosi in particolare ad Antony, ha annunciato che invierà un messaggio al ministero degli esteri italiano e all’ambasciata italiana in Sri Lanka. Lo ha annunciato con queste parole: “Ti chiedo scusa, carissimo Antony, perché ai tuoi genitori è stato impedito di essere oggi qui con te, a rendere grazie a Dio per il dono del tuo sacerdozio. Anche a noi è stato impedito di dire loro il nostro grazie per un figlio che servirà una chiesa, e un popolo diversi dai suoi, lontano dalla sua casa e dalla sua famiglia. Voglio dirti sinceramente, e lo scriverò, che oggi mi vergogno di essere italiano. Perché un grande paese come il nostro, che è stato faro di civiltà e di umanesimo, si è mostrato prigioniero delle proprie paure. Fino al punto di negare un visto turistico a un papà e una mamma, che volevano partecipare all’ordinazione del figlio. Il Signore ci aiuti ad essere davvero una Chiesa capace di portare speranza a un mondo che evidentemente ha più paura che fiducia nel futuro”. Al momento i preti della diocesi, con i due preti novelli, sono 125.