Nessuna filiale di alcuna banca e zero sportelli bancomat su tutto il territorio comunale. E’ la fotografia attuale di Montecarlo, terzo in Toscana, in questo primato negativo. I dati sono quelli dell’Osservatorio sulla"desertificazione bancaria" a cura della Fondazione Fiba First Cisl. Al primo posto Capraia e Limite, nell’empolese, Provincia di Firenze, con 7881 persone senza questo tipo di servizi. Medaglia di bronzo, si fa per dire, Montecarlo, con 4366 persone che non possono recarsi in una azienda di credito o prelevare denaro. Per decenni nel borgo fondato da Carlo IV di Boemia c’è stata la Cassa di Risparmio di Lucca, poi Banco Popolare, sempre in via Roma, prima all’inizio del corso, poi quasi in fondo. Un punto di riferimento per le molte aziende agricole della zona. Il Monte dei Paschi di Siena, invece, aveva una sua filiale a pochi metri dal Distretto sanitario del Turchetto. Queste aziende di credito sono sparite. Adesso siamo a zero. Per fare un raffronto ad Altopascio ne sono presenti cinque, tutte banche diverse, nel raggio di pochi metri, in centro. Fino a qualche anno fa erano otto, poi Cariparma, Banca del Monte e Vicenza hanno trasferito i propri uffici. Qualcuno ha fatto notare che c’è una alternativa, laddove mancano i bancomat, che però ha suscitato più di una critica. "Il governo ha previsto una norma, tra le misure in favore dei piccoli comuni, che introduce la possibilità di prelevare contanti attraverso i Pos degli esercizi commerciali – commenta il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani, - ma non ci sembra la strada giusta. Questa misura comporta, infatti, secondo noi rischi".
Massimo Stefanini