REDAZIONE LUCCA

Morta di parto, il marito raccoglie 13mila euro

I soldi saranno donati al reparto di Neonatologia dell’ospedale di Pisa dove è ricoverata da circa un anno la figlia Ginevra

Federico Sereni insieme al professor Luca Filippi del dipartimento di Neonatologia dell’os

Lucca, 10 luglio 2021 - Cercare di trarre qualcosa di positivo da una tragedia personale. E’ ciò che sta cercando di fare Federico Sereni, padre della piccola Ginevra, con la raccolta fondi avviata dopo la morte della moglie, avvenuta a dicembre 2020 in seguito al parto e in circostanze ancora da chiarire. I fondi sono stati destinati al reparto di neonatologia di Pisa dove la bambina è ricoverata, in condizioni molto critiche, da quando è nata. Per la piccola, intanto, si sta cercando una struttura più adeguata alle sue esigenze, come quella che sta nascendo a San Giuliano Terme. Alla raccolta fondi hanno risposto in tanti, tra amici, parenti e anche qualche lettore, e sono stati raccolti 13mila euro.

«Voglio ringraziare tutti – dice Sereni – Non ci sono parole per descrivere quanto il professor Filippi e il suo staff stanno facendo per mia figlia. Sono sicuro che useranno questi soldi nel miglior modo possibile". Fondi che, come ha spiegato lo stesso Luca Filippi, verranno impiegati nella ricerca, settore che vede il dipartimento pisano di neonatologia molto attivo. "Siamo stati i primi al mondo ad utilizzare un farmaco per gli angiomi cutanei dei bambini su una malattia degli occhi dei prematuri. Nei prossimi mesi inizierà una sperimentaizone, coordinata da noi, in 10 terapie intensive italiane ( ndr : di cui 3 toscane: oltre a Pisa anche il Meyer di Firenze e l’Azienda ospedaliera di Siena) per verificare l’efficacia di questo farmaco. Questi fondi, che sono preziosissimi per la storia che hanno dietro, verranno utilizzati con il massimo dell’eticità, del rispetto e della trasparenza".

Sul decesso della moglie del signor Sereni è ancora in atto un procedimeto penale che mira a fare luce sulla vicenda, ma che attualmente è fermo all’autopsia in attesa, da 7 mesi ormai, di conoscere le relazioni dei Ctu che, come spiega l’avvocato Simone Valentino, "nonostante siano stati più volte sollecitati, sono in ritardo. Dal canto nostro abbiamo messo su un pool di professionisti di tutto rispetto, tra cui anche il professor Franco Pivella, che si è occupato dell’autopsia della ragazza di Genova morta dopo il vaccino". Mentre aspetta le risposte alle sue domande, il signor Sereni prova a convivere con il duplice dolore, aggrappandosi all’amore per la prima figlia che grazie alla sua tenera età (ha compiuto 6 anni la scorsa settimana) riesce a regalargli un pizzico di leggerezza.  

Teresa Scarcella