GIULIA PRETE
Cronaca

Montagna di spazzatura davanti al cimitero, il parroco: "Uno scempio"

Non c'è pace per il cimitero di San Ginese, nel comune di Capannori, dopo il cedimento di alcune tombe ora si devono fare i conti con i rifiuti abbandonati

Il cumulo di sacchetti contenenti rifiuti di ogni genere, abbandonati davanti al cimitero di San Ginese

Il cumulo di sacchetti contenenti rifiuti di ogni genere, abbandonati davanti al cimitero di San Ginese

Lucca, 9 luglio 2025 – Non c'è pace per il cimitero di San Ginese di Compito, già balzato agli onori delle cronache nei mesi scorsi per il cedimento di alcune tombe a causa del maltempo. Ora, a indignare i residenti, sono i sacchetti di spazzatura abbandonati proprio davanti ai cassonetti del camposanto.

A denunciare l’episodio, pensate, è stato il parroco del paese, don Nando Ottaviani, che con una diretta social non ha lasciato spazio a interpretazioni.

Il parroco, mostrando le immagini dei rifiuti lasciati a pochi metri dai loculi, infatti, non ha certo usato mezzi termini: “Non c’è più rispetto nemmeno per i defunti – ha detto – una vera indecenza, una grande mancanza di rispetto. Uno scempio. Le persone che fanno questo, cosa hanno in testa?”.

“Nel nostro Comune c’è la comodità di lasciare la spazzatura fuori dalla porta – ha proseguito – per i rifiuti ingombranti basta telefonare al numero verde. E invece no: si abbandona tutto al cimitero, un luogo santo! Alcuni hanno avuto il coraggio di lasciarmi la spazzatura persino davanti casa e nel parco della chiesa”.

E poi l'affondo finale, diretto, amaro, senza filtri: “Il Comune sicuramente provvederà presto a ripulire tutto, ma questa gente tornerà – ha detto – La prossima volta tenetevi tutto a casa. Questa è mancanza di rispetto, di amore, di tenerezza per i defunti. Solo una parola: vergognatevi. E la domenica, come minimo, venite pure a messa a battervi il petto…”.

Secondo quanto riferito da alcuni residenti, i rifiuti – diversi sacchetti di immondizia indifferenziata e decine di lattine, bottiglie di birra e vino vuote – sarebbero stati lasciati ieri mattina da un gruppo di turisti che ha soggiornato in paese per alcuni giorni. Una leggerezza? Forse. Ma in molti sottolineano come la responsabilità vada condivisa anche con chi li ha ospitati, dimenticandosi – evidentemente – di spiegare come funziona la raccolta differenziata. Risultato: scarti abbandonati nel posto sbagliato, nel momento peggiore dell'anno. Nei sacchetti, infatti, anche residui organici che, sotto al sole, sprigionano odori nauseabondi.

Una scena indecorosa, soprattutto in un luogo sacro, che ha riacceso il malumore in una comunità già fortemente provata dalle criticità strutturali del cimitero. Ora si chiede un cambio di passo: più controlli, più informazione e soprattutto più rispetto. Perché anche il decoro dei luoghi di sepoltura è un segno di civiltà. E certe immagini, nel 2025, fanno ancora troppo rumore.