REDAZIONE LUCCA

Mixer in sintesi Minoli e la tv magico duo

Mixer in sintesi Minoli e la tv magico duo

"Il nostro è stato un percorso che ha raccontato tematiche storiche, gli usi e i costimi dell’Itlia che cambiava, sempre vicini a quelle che erano le esigenze delle persone". Giovanni Minoli è dal 1980 voce e mente di Mixer, uno dei programmi televisi che hanno scritto un pezzo di storia d’Italia. Ieri è stato ospite, anche se solo in forma digitale visto che era collegato in videochiamata, al Festival della Sintesi di Lucca, per parlare di come il linguaggio giornalistico si è evoluto negli ultimi 30 anni.

"Quello che abbiamo fatto è stato applicare alla politica la cultura del montaggio tipica del telefilm - spiega Minoli -. Con l’obiettivo di rendere il programma più vicino alle esigenze agli spettatori. Cambiamenti di televisione, anche a seguito di un livello di attenzione sempre più basso". Gran parte della chiacchierata si è concentrata sulle interviste, da sempre il marchio di fabbrica di Mixer.

"Dall’aprile ’80 con Bruno Giordano mi sono reso conto dalla reazione dello studio che il mio metodo di fare le interviste era violentissimi, un altro linguaggio nel linguaggio. Costringe alla brevità e alla verità, conta il personaggio intervistato, non l’intervistatore. Credo che in ogni intervista ci fosse la sintesi di un personaggio, che in breve si raccontava. Quando le domande sono più lunghe della risposta c’è qualcosa che non va, e capita molto spesso. Il nostro motto era “Il piacere di saperne di più“, di qualsiasi cosa, parlando con chiunque ci avesse potuto aiutare a scoprire qualcosa". All’incontro ha preso parte anche il sindaco Mario Pardini, che ha dialogato con Minoli, parlando di alcuni personaggi storici e cult che negli anni sono stati protagonisti di Mixer, come Pannella o l’avvocato Agnelli.