Maxi truffa con il bonus facciate. Tre denunce della Guardia di finanza. Sventato raggiro da mezzo milione

Le Fiamme gialle scoprono un sistema di fatture false per lavori mai eseguiti da una società della Piana. Bloccato l’iter con l’Agenzia delle Entrate. I tre sono finiti nei guai anche per bancarotta fraudolenta.

Sventata dai finanzieri del Comando Provinciale di Lucca, una maxi truffa da oltre 500mila euro ai danni dello Stato con il “bonus facciate“. Nel corso di investigazioni di polizia economico – finanziarie sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al “Bonus Facciate” (che consentiva un credito d’imposta pari al 90% dell’importo dei lavori realizzati) i finanzieri hanno proposto all’Agenzia delle Entrate la sospensione di compensazioni con crediti d’imposta inesistenti per oltre mezzo milione di euro.

L’indagine era nata da una verifica fiscale avviata dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti di una società a responsabilità limitata, con sede nella Piana, operante nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni edilizie. Un’impresa sospetta riconducibile a tre soggetti di origine campana che nel frattempo avevano trasferito solo “cartolarmente” la propria sede a Bologna. Sono emersi indizi sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

La Procura ha così delegato le Fiamme Gialle ad effettuare ulteriori approfondimenti: è emerso che la società, nel dicembre 2021 aveva emesso n. 23 fatture elettroniche (tutte datate 3012) nei confronti di cessionaricommittenti non titolari di partita Iva, a seguito delle quali, grazie all’opzione della cessione del credito prevista per legge, maturava un credito di 552.844 euro. Tuttavia, i riscontri effettuati hanno dimostrato l’inesistenza dei rapporti commerciali dietro quelle fatture. Smentiti anche dagli stessi proprietari degli immobili dove i lavori sarebbero stati eseguiti e dall’amministratore del condominio, situato in provincia di Caserta.

Visto che il falso credito da oltre 500mila euro non era stato ancora utilizzato né ceduto a terzi, con il nulla osta della Procura è stata inoltrata dai finanzieri una segnalazione alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Lucca per la sospensione e il successivo “scarto” dei modelli F24 presentati eventualmente a compensazione dalla società. “Bloccato” così il credito e il suo indebito utilizzo a salvaguardia delle risorse dell’erario. Inoltre, nel corso della verifica sono state accertate numerose altre inadempienze in capo alla Srl della Piana, tra cui l’omessa presentazione delle dichiarazioni Iva per gli anni 2019 e 2021, con un’evasione di imposta di oltre 1.800.000 euro e l’occultamentodistruzione delle scritture contabili. Così ai 3 legali rappresentanti che si sono succeduti nella gestione della società (nel frattempo finita in liquidazione giudiziale) sono state contestati i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta fraudolenta, omessa presentazione della dichiarazione annuale e distruzioneoccultamento delle scritture contabili.

P.Pac.