
Massacrata a coltellate. L’ha attesa in auto poi l’ha aggredita davanti alle amiche
e Luca Galeotti
Ha fermato la sua Fiat Punto ieri verso le 17.45 davanti all’albergo “Gorizia“ in via Cesare Battisti a Fornaci di Barga, dove la moglie alloggiava da quando, alcune settimane fa, se n’era andata via di casa, esasperata, in vista della separazione. Proprio oggi la coppia avrebbe dovuto firmare le carte per sancire la fine del loro matrimonio. Ma lui, come tanti piccoli uomini, non lo accettava.
Così Vittorio Pescaglini, 56 anni di Fabbriche di Vergemoli, dipendente di una cooperativa di facchinaggio, ieri pomeriggio ha atteso sotto la pioggia che la moglie Maria Batista Ferreira, 51 anni di origine brasiliana, uscisse in strada in compagnia di alcune amiche e poi è saltato all’improvviso fuori dalla vettura. In pugno un grosso coltello da caccia con cui si è avventato addosso alla donna come una furia, incurante delle grida disperate di lei e della presenza delle amiche, che peraltro niente hanno potuto.
Una furia omicida inarrestabile la sua. Almeno cinque coltellate che hanno lasciato la povera Maria a terra in un lago di sangue su quel marciapiede battuto anche dalla pioggia. Colpi sferrati con una forza brutale e spropositata, per spezzare la vita di quella donna che aveva “osato“ spezzare il loro matrimonio. E purtroppo siamo qui adesso a raccontare l’ennesimo sconcertante femminicidio che scuote la Lucchesia e speriamo anche le coscienze. C’erano stati anche segnali premonitori. Lui la perseguitava da tempo, non voleva saperne di questa rottura che lei riteneva definitiva, considerava la moglie una sua “proprietà“ e di recente l’aveva anche aggredita.
Ieri dopo aver massacrato la moglie a coltellate, Vittorio Pescaglini è fuggito lungo via Battisti sotto lo sguardo attonito di alcuni passanti. Ma non è andato lontano, ormai scarico. Ha preso il telefono e ha chiamato i carabinieri. "Venite qui a Fornaci, ho ammazzato mia moglie...". Poco prima avrebbe anche scritto un messaggio ad un amico: "Ho fatto una cazzata". Così ha definito l’atroce massacro della povera donna.
I carabinieri sono accorsi sul posto, mentre il 118 inviava un’ambulanza e anche l’elisoccorso “Pegaso“. Ma per Maria Batista Ferreira non c’era più nulla da fare purtroppo. E’ rimasta lì periva di vita sotto la pioggia su quel marciapiede di via Battisti che a Fornaci tutti chiamano via delle Stazione.
Sul posto anche il magistrato di turno Paola Rizzo che ha interrogato l’omicida nella caserma di Castelnuovo Garfagnana, e il medico legale Stefano Pierotti che ha esaminato la scena del delitto e le lesioni sul corpo della povera donna. Intanto a tarda sera la salma di Maria Batista Ferreira è stata trasferita a Lucca all’obitorio del Campo di Marte. Il pm disporrà ora l’autopsia per ricostruire nei dettagli il delitto.
In serata anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha testimoniato dolore e rabbia. "Sconcertato e furioso per il femminicidio di oggi a Barga – dice Giani –. Condanniamo con fermezza questa violenza inaudita. Profonde condoglianze della Toscana alla famiglia della vittima. È imperativo combattere con tutte le forze ogni giorno la violenza sulle donne e assicurare giustizia".