REDAZIONE LUCCA

Mario Rocchi: compleanno postumo celebrato al Circolo del Cinema

Amici e colleghi ricordano Mario Rocchi, giornalista e critico d'arte, in un evento speciale al Circolo del Cinema.

Amici e colleghi ricordano Mario Rocchi, giornalista e critico d'arte, in un evento speciale al Circolo del Cinema.

Amici e colleghi ricordano Mario Rocchi, giornalista e critico d'arte, in un evento speciale al Circolo del Cinema.

Non una commemorazione, ma un compleanno postumo dal sapore un po’ dadaista, che a Mario Rocchi sarebbe sicuramente piaciuto. Scomparso il 6 settembre scorso, avrebbe festeggiato 92 anni proprio mercoledì 11 dicembre. E così gli amici del Circolo del Cinema insieme al Circolo della Stampa l’altra sera hanno voluto celebrare il compleanno ricordandone la figura di esperto di cinema, giornalista, scrittore, critico d’arte e non solo.

All’incontro in San Micheletto intitolato “Occhi per (R)occhi“ con un efficace gioco di parole, hanno partecipato tanti amici in un’atmosfera piacevole, ricca di ricordi e aneddoti personali che hanno messo in evidenza i tanti volti, la poliedrica figura di intellettuale anti borghese o forse più semplicemente di anti intellettuale che era Mario Rocchi. Tra gli interventi quelli di Giuseppe Guastini, presidente del Circolo del Cinema; di Simone Bigongiari e Gianni Quilici, amici e anime del Circolo stesso; di Anna Benedetto, presidente del Circolo della Stampa e di Paolo Pacini, vice caposervizio de La Nazione.

Fondatore nel 1948 del Circolo del Cinema, Mario Rocchi è stato uno storico collaboratore de La Nazione fin dagli anni Cinquanta e di fatto il decano dei giornalisti lucchesi, sebbene la sua iscrizione ufficiale all’albo dei pubblicisti risalisse “solo“ al 1976. Durante la serata sono stati proiettati per la prima volta su grande schermo due cortometraggi da lui realizzati in età giovanile: “Una cosa che vale“ e “Un uomo solo“, che rivelano una grande profondità d’animo e una ricerca introspettiva. Di tutt’altro genere i brevi e simpatici sketch realizzati per la promozione del Circolo del Cinema in cui Mario partecipava sempre con grande ironia e spontaneità. Poi un omaggio a uno degli autori che Mario preferiva, con la proiezione del corto di Luis Bunuel “Simon del deserto“.

Il saluto finale è toccato alla figlia Tiziana Rocchi, che ha letto un personale e toccante ricordo di Mario, lasciando tutti sospesi tra le lacrime e il sorridente distacco dell’ironia, in perfetto stile “Rocky“. E con la consapevolezza che Mario c’è ancora.